Auto, va eseguita una pratica obbligatoria: la multa è davvero ingente se non si rispetta questa normativa
L’immatricolazione di un’auto è una pratica fondamentale al momento dell’acquisto di una vettura nuova; permette, infatti, la cicolazione su strada del veicolo che viene registrato così alla Motorizzazione Civile, presso l’Archivio Nazionale Veicoli. In questo modo, all’auto viene anche assegnata una targa di identificazione.
L’auto va registrata anche al PRA, il Publico Registro Automobilistico, e solo successivamente si può entrare in possesso del libretto di circolazione e della targa, passo necessario per poter circoalre su strada. E’ una pratica, questa, che in genere viene eseguita dal concessionario stesso al momento dell’acquisto del veicolo. I tempi per questa pratica sono relativamente brevi; servono, infatti, 3 giorni lavorativi.
La pratica dell’immatricolazione di un’auto è definitiva e permanente, ma è anche possivbile, nel corso degli anni, dover procedere ad una reimmatricolazione del veicolo. Già, ma di che si tratta? E’ una pratica che permette all’auto in questione di avere una nuova targa e, con essa, anche un libretto di circolazione.
Reimmatricolazione, quando è necessaria
In quale caso è necessaria la reimmatricolazione? La pratica deve avvenire in caso di smarrimento oppure di un furto della targa stessa, anche solo una delle due apposte sul veicolo. Naturalmente, in questo caso, è necessario sporgere una denuncia alle Forze dell’Ordine entro 15 giorni dal misfatto; all’automobilista sarà poi concessa una nuova targa e, al contempo, un nuovo libretto di circolazione.
La reimmatricolazione deve avvenire anche in caso la targa diventi illeggibile oppure si distrugga, magari a causa di un’incidente. Ovviamente non si possono ricalcare le lettere ed i numeri della stessa con vernice oppure pennarelli e contestualmente non si può avere una ristampa della targa, tantomeno richiederla; il processo unico è quello della sostituzione.
Peraltro l’automobilista può ricevere una multa fino a 300 euro per una targa non leggibile. Ma quanto costa la reimmatricolazione dell’auto? Se ci si rivolge all’agenzia di pratiche auto, il costo finale dell’intero processo può anche superare i 200 euro. Decisamente meno dispendioso rivolgersi alla Motorizzazione Civile oppure agli sportelli ACI.
In questo caso, però, bisogna versare la somma per i bolli PRA che ammonta a più di 30 euro, poi 27 euro per gli emolumenti ACI ed ulteriori 10 che corrispondono ai diritti. Cifra a cui va aggiunta quella della targa nuova che può anche sforare i 40 eurro e dipende dal tipo di veicolo da immatricolare.
Per un’auto il costo è di 39,71 euro per una targa rettangolare e 39,95 per quella quadra; l’importo cala per i motoveicoli, 21,17 mentre per il rimorchio è di 18,36 euro.
Immatricolazione di un’auto estera: il procedimento
E’ necessario procedere con l’immatricolazione anche in caso di acquisto di un’auto da un Paese estero e poi importata sul suolo italiano. In questo caso è il Codice della Strada ad imporlo, attraverso l’articolo 132 che vieta sul nostro territorio la circolazione per più di un anno dal primo ingresso di veicoli con targa straniera.
Peraltro i 12 mesi di “tolleranza”, si riducono a soli due se l’auto con targa estera sia di proprietà di un cittadino residente in Italia. L’articolo 132, peraltro, impone il ritiro della carta di circolazione se l’automobilista residente in Italia con auto straniera non sia in possesso di documenti che attestano la regolarità del veicolo. E’ prevista, in questo caso, anche una multa salatissima, che va da 711 a 2.848 euro, oltre al sequestro amministrativo della vettura in questione.