La stagione di Pecco Bagnaia non era iniziata nel modo migliore, ma un evento ha dato la svolta al suo campionato.
Pecco Bagnaia ha portato il marchio Ducati sul tetto del Motomondiale, al termine di una stagione vissuta all’insegna di emozioni da cardiopalma. Una corsa verso il titolo che è stata vissuta e cavalcata sulle montagne russe dei risultati, iniziata con una caduta nella gara di esordio, toccando il fondo al Sachsenring, quando la sua caduta e la vittoria di Fabio Quartararo lo ha sprofondato a -91 punti dall’allora leader di classifica.
Quando la marcia iridata sembrava ormai fortemente compromessa, è iniziata una progressiva risalita, con la vittoria ad Assen prima della pausa estiva. Al rientro ha messo a segno un altro filotto di successi tra Silverstone, il Red Bull Ring, Misano e poi il secondo posto di Aragon che lo hanno fatto riavvicinare alla lepre Quartararo. Da preda a predatore, qualcosa è decisamente cambiato nel corso della stagione.
A svelare il vero punto di svolta è stato lo stesso Pecco Bagnaia. “Ho trovato un modo per essere più coerente dopo il GP di Silverstone e penso che questa sia stata la chiave del successo“, ha detto il neo campione del mondo. “Perché sono riuscito a colmare sempre di più il distacco da Fabio“. A quel punto è diventato vero padrone della sua Ducati Desmosedici GP22 e ha acquisito maggiore consapevolezza nei suoi strumenti. Fino a diventare padrone della sua freccia infuocata.
A Phillip Island è avvenuto il sorpasso ai danni di Quartararo, in Malesia la vittoria che gli consente di scavare un vantaggio di 23 punti sull’inseguitore della Yamaha e a Valencia arriva alla sfida di nervi in cui la strategia migliore è gestire il bottino punti. Al Ricardo Tormo l’impresa si rivela più difficile del previsto: “La gara è stata la più complicata di tutta la stagione. La partenza è andata bene e ho avuto un duello serrato ma rispettoso con Fabio. Ma quando ho perso la mia ala (per un contatto con l’avversario, ndr), la manovrabilità è peggiorata ad ogni giro. Ero molto preoccupato di poter cadere, Fabio avrebbe vinto e sarebbe diventato campione del mondo“.
Il Gran Premio di Valencia è iniziato subito in salita dalle prove libere, ma nel warm up ha trovato quel che mancava per migliorare il feeling con la Desmosedici GP22. Decisiva la strategia di intavolare subito un duello con Fabio: “Ho iniziato a contare i giri restanti durante la gara – racconta Bagnaia -. Quando ho tagliato il traguardo e ho visto che ero campione del mondo, è stata una sensazione incredibile. Mi sono fermato e ho iniziato a piangere come un bambino“.
L'affidabilità è un elemento fondamentale nella scelta di un’automobile. I consumatori si aspettano che il…
Quando si parla di moto divenute leggendarie grazie al grande schermo, la moto utilizzata da…
Ritrovata in un fienile quella che è considerata l'automobile più rara del mondo: una vera…
Toto Wolff è famoso come team principal della Mercedes in F1: di recente ha preso…
Vera e propria strage di multe per gli italiani d'ora in avanti. Ecco il nuovo…
Adriano Celentano, il "Molleggiato", è uno degli artisti più iconici della storia italiana, celebre non…