Un ex ingegnere della Red Bull mette a confronto Vettel e Verstappen, evidenziando che Seb era un pilota migliore.
La Red Bull ha vinto sei titoli mondiali piloti in Formula 1 e con due piloti sicuramente speciali, Sebastian Vettel e Max Verstappen. Il tedesco se ha portati a casa quattro tra il 2010 e il 2013, mentre il figlio d’arte ha trionfato negli ultimi due anni e vuole farlo anche in futuro.
Seb, dopo un 2014 complicato, decise di provare a vincere con la Ferrari. Coronò il sogno di guidare per la scuderia di Maranello come aveva fatto il suo idolo e amico Michael Schumacher. Nonostante si sia tolto lo sfizio di vincere delle gare al volante della rossa, in sei stagioni non è riuscito a conquistare la corona iridata di F1.
Il driver olandese, invece, ha deciso di legarsi all’attuale team fino al 2028 e non è detto che decida di provare una nuova avventura altrove in futuro. Ha un legame molto forte con la scuderia di Milton Keynes e sembra quasi difficile immaginarlo con colori diversi. Ma sarebbe naturale da parte sua sentire l’esigenza di provare qualcosa di diverso più avanti. Vedremo. C’è già chi lo sogna in Ferrari.
Chi è più forte tra Vettel e Verstappen? Oggi in Red Bull praticamente tutti rispondono Max, normale che sia così. Guillaume Roquelin, ex responsabile degli ingegneri di pista della squadra, in un’intervista ad Eurosport si è così espresso sul tema: “Penso che Sebastian fosse un pilota più completo quando è arrivato da noi. A livello professionale e di tecnica si è formato alla scuola di Michael Schumacher. Faceva tante domande, prendeva molti appunti ed era parecchio scrupoloso. Era più preparato tecnicamente e mentalmente”.
Seb più completo di Max, dunque. Roquelin successivamente ha aggiunto altre considerazioni sull’olandese: “Penso che Verstappen avesse un talento più naturale, ma Vettel era il più completo. È sempre stato un trascinatore, ha un’enorme fiducia in sé, sa cosa vuole ed è diretto. Ma, onestamente, è debole a livello tecnico rispetto ad altri piloti con i quali abbiamo lavorato. Penso debba effettuare ancora tanti progressi”.
Anche se tecnicamente ritiene che debba progredire, l’ingegnere francese ha evidenziato un passo avanti importante del due volte campione di F1: “È maturato ed è molto costante. La vittoria del campionato 2021 gli ha dato molta fiducia“. Il margine di miglioramento c’è ancora, si tratta di un pilota di 25 anni.
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