C’è grande attesa per l’ultima tappa del mondiale Rally WRC che si apre giovedì in Giappone
Il mondiale piloti già assegnato da tempo a Kalle Rovanpera e quello costruttori al sicuro in casa Toyota rendono l’ultima tappa del Mondiale Rally WRC in programma in Giappone da giovedì a domenica una semplice formalità.
In realtà sono molti i motivi di interesse per un rally che torna nel paese del Sol Levante, in casa della scuderia che si è riconfermata campione del mondo, dopo ben dodici anni di attesa.
É da due anni che il Giappone attende il ritorno del Mondiale Rally. La tappa in Giappone era già stata inserita sia nel mondiale 2020 che nel 2021. Ma la pandemia aveva stravolto i piani del campionato e degli organizzatori locali. Un danno economico pesantissimo. Ma soprattutto una grande delusione per tutti gli appassionati giapponesi che da tempo aspettavano il ritorno della WRC.
In Giappone si rivedrà ancora Sebastian Ogier che dopo la prima vittoria stagionale in Spagna chiude in bellezza. Proprio il francese, otto titoli mondiali all’attivo, aveva conquistato in Giappone l’ultimo evento WRC: era il 2010.
Per Ogier, pressato dalla Toyota che gli sta chiedendo con insistenza un impegno più consistente e non più part-time in vista della prossima stagione, c’è un’altra novità interessante. Per la prima volta sarà affiancato da un nuovo copilota. Si tratta di Vincent Landais, quest’anno alla Ford Puma M-Sport con Pierre-Louis Loubet. Un’anticipazione di quello che probabilmente vedremo la prossima stagione. Forse per tutto il campionato.
Sarà l’ultimo rally per Ott Tanak al volante di una Hyundai dopo che il campione del mondo 2019 ha annunciato l’intenzione di chiudere in anticipo il suo contratto con la casa coreana. Niente mondiale rally per lui l’anno prossimo.
Due sole auto in gara per la Ford Puma M-Sport che ha preferito tagliare il budget dirottandolo sulla prossima stagione: in corsa Craig Breen, anche lui con un nuovo copilota (James Fulton), e Gus Greensmith.
Se nel mondiale WRC è tutto deciso, il titolo WRC2 è invece incertissimo con Andreas Mikkelsen – al comando della classifica ma assente in Giappone – che potrebbe essere scalzato dal vertice da Kajetan Kajetanowicz e Emil Lindholm. In programma 19 prove speciali su un percorso completamente nuovo rispetto al passato. Non sterrato e ghiaia ma il tortuoso asfalto della regione di Aichi e base a Nagoya.
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