Bilancio di stagione negativo per Franco Morbidelli, 19° in classifica finale con 42 punti. Due top 10 come miglior risultato del campionato 2022.
Franco Morbidelli centra la sua seconda top 10 stagionale a Valencia, ma ovviamente non c’è nulla di cui sorridere al termine di questa stagione MotoGP. Il pilota del team Yamaha factory ha chiuso il campionato al 19° posto con 42 punti, solo davanti ai rookie ‘Diggia’, Binder, Gardner e l’uscente compagno di marca Dovizioso. Pensare che nel 2020 chiudeva l’anno da vice campione del mondo, alle spalle della Suzuki di Joan Mir e miglior pilota Yamaha.
Dopo l’infortunio al ginocchio dello scorso anno, e l’operazione che lo ha costretto a restare fuori per qualche mese, è passato dal team satellite di Razali a quello ufficiale, al posto del licenziato Maverick Vinales. Al rientro ha trovato una Yamaha M1 ufficiale ad attenderlo ma non è mai riuscito a instaurare un buon feeling, a causa di uno stile di guida che difficilmente si adatta alla nuova moto.
Franky ha un contratto in scadenza a fine 2023 e rischia di non rinnovare con la Casa di Iwata se non arriveranno i primi risultati. Ad assistere al Gran Premio di Valencia c’era anche la stella turca della Superbike, Toprak Razgatlioglu, insieme al suo manager Kenan Sofuoglu, che ha seminato strane ipotesi sulla line up piloti 2024. “Ho 27 anni e ho vissuto situazioni ben più difficili nella mia vita“, ha detto Morbidelli in una intervista a Motorsport.com. “Questo non è il momento di gettare la spugna“.
I pessimi risultati alimentano le voci sul suo futuro, ma Franco assicura che non ha nessuna intenzione di arrendersi, con o senza Yamaha. “Mi sento ancora giovane e con un enorme fuoco dentro di me. Non è vero che ho pensato di smettere“. Il suo silenzio non è da interpretare come un segno di resa, ma “sono sempre stato concentrato su quello che voglio fare“.
Nel box Yamaha continua a ricevere massimo supporto da parte dei tecnici e del suo staff, intenzionati a proseguire l’avventura con Franco Morbidelli anche dopo il prossimo anno. Ma tutto dipenderà dai risultati in pista: “Quando le persone non credono in te lo avverti, e in Yamaha non l’ho mai sentito, da nessun componente della squadra. È una cosa che ho apprezzato molto e che mi ha permesso di continuare a lavorare duro e a spingere il più possibile“.
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