I prezzi dei carburanti subiscono modifiche, il Governo proroga lo sconto, ma per gli automobilisti non arrivano buone notizie.
Mai una buona notizia per gli automobilisti italiani che vedono aumentare ancora una volta il costo dei carburanti. Secondo quanto rilevato da Quotidiano Energia e dall’elaborazione dei dati comunicati dai gestori all’Osservaprezzi del Mise, il prezzo della benzina verde in modalità servito sale a quota 1,705 euro al litro, arrivando fino a 1,714, mentre in modalità servito può schizzare fino al prezzo di 1,899 euro al litro.
Da mesi ormai il costo del diesel ha superato quello della benzina: in modalità self il costo è cresciuto di 1,865 euro al litro, mentre in modalità servito si attesta a quota 2,008 euro al litro e punte di 2,068 euro al litro. Una vera mannaia per tutti coloro che sono costretti ad usare l’auto ogni giorno per motivi di lavoro o strettamente necessari, in attesa che il nuovo governo intervenga per calmierare i prezzi.
Il presidente Giorgia Meloni ha fatto della riduzione dei prezzi dell’energia e dei carburanti un suo cavallo di battaglia che l’ha portata a vincere le elezioni 2022. E infatti, nel primo decreto aiuti, si è concentrata sulla riduzione delle accise per provare a rendere meno difficile la vita dei cittadini italiani. Uno sconto di 30,5 centesimi di euro su un litro di carburante è stato stanziato nella Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza (Nadef), con proroga fino al 31 dicembre 2022.
Nella nota del Governo Meloni si legge che è stato deciso “di confermare l’obiettivo di deficit per il 2022 del DEF e di utilizzare il risultante spazio di bilancio, quantificabile in poco più di nove miliardi, in larga parte a copertura di nuove misure di mitigazione del costo dell’energia“. Tra le nuove misure introdotte c’è anche un bonus benzina da 200 euro derivata da un investimento di Mario Draghi di 4,4 miliardi di euro per contrastare la crisi, ma si tratta di un contributo che possono dare solo le aziende ai propri lavoratori per dare un po’ di ossigeno alle loro tasche.
I lavoratori non devono presentare nessuna richiesta all’Inps per poter ricevere questo sussidio. Sono le aziende a doverlo riconoscere per i propri dipendenti nei modi e nei tempi da lui considerati più opportuni.
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