A distanza di pochi giorni dalle polemiche seguite dalla sua vittoria di Martinsville, Ty Gibbs conquista il titolo di Nascar Xfinity al termine di un’altra gara tesissima
Una gara estenuante, faticosissima, dura sia da un punto di vista tecnico che emotivo e mentale. Ma a uscirne vincente è il pilota più giovane e paradossalmente più inesperto.
Il campione di Nascar Xfinity nel gran finale di Phoenix è il 20enne Ty Gibbs, primo titolo assoluto per un giovane molto criticato per la sua guida aggressiva, spesso perdonata dalla scuderia di famiglia, fondata dal nonno e gestita dal padre. Ma indubbiamente capace di lottare alla pari con veterani e piloti con molte più corse sulle spalle di lui.
Una settimana dopo le polemiche per come aveva eliminato dalla corsa il suo compagno di scuderia Brandon Jones nell’ultima semifinale Xfinity di Martinsville, Ty Gibbs porta a termine la gara più difficile tagliando il traguardo sotto la bandiera a scacchi al termine di un’estenuante battaglia a tre con Noah Gragson e Justin Allgaier durata non meno di 25 giri. Deciso il sorpasso di Gibbs ai danni di Allgaier quando al termine dei 200 giri mancavano solo 20 tornate.
Gibbs, che domenica scorsa non aveva bisogno della vittoria e avrebbe potuto aiutare Jones a portare una seconda auto del team in finale, si è goduto la vittoria all’impazzata, con furioso burnout e un tuffo tra i meccanici della sua scuderia. Ma il suo nome è stato fischiato pesantemente al momento della presentazione della gara. E anche durante la sua premiazione fischi e ululati hanno lasciato intendere lo stato d’animo dei fan Nascar nei suoi confronti.
Si tratta della settima vittoria stagionale di Gibbs, l’undicesima della sua carriera in sole 51 partenze. Sicuramente la più importante. Gibbs a fine gara ha cercato di salvare il salvabile di fronte a una immagine ormai compromessa: “So che quello che ho fatto la scorsa settimana era inaccettabile e per certi versi imperdonabile. Posso solo scusarmi ancora una volta. É stato stupido e inappropriato. E potrei continuare a scusarmi: ma non risolverà il problema. Oggi non credo di avere rimediato, ma so di avere fatto il massimo. Dedico la vittoria alla squadra, tutta quanta. Anche a Brandon…”
Gragson non ha avuto modo di riscattarsi, è secondo a pochi decimi da Gibbs. Parole pesanti anche da parte sua nei confronti del campione: “Perdere da uno così è pesantissimo… Ma non ne ho avuto abbastanza. Non sono mai nemmeno riuscito ad avvicinarmi abbastanza per azzardare un sorpasso”.
Terzo Allgaier seguito da Landon Cassill quarto e da A.J. Allmendinger campione nella regular season ma non inserito nella finalissima. Solo 13esimo il quarto finalista Josh Berry, finito contro il muro a fine gara.
Gli ultimi due giri prima della vittoria
I festeggiamenti di Ty Gibbs in pista
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