L’incidente provocato da Ty Gibbs nell’ultima semifinale di Nascar Xfinity sta causando non pochi motivi di imbarazzo alla scuderia di famiglia
Sta diventando un vero e proprio caso, un autentico motivo di imbarazzo, la vittoria di Ty Gibbs nell’ultima semifinale di Nascar Xfinity sul circuito di Martinsville, Virginia.
Com’è andata è ormai noto. A poche curve dall’arrivo, in un finale estremamente combattuto, Ty Gibbs, 20 anni, è andato a urtare pesantemente il compagno di scuderia Brandon Jones togliendogli non solo la vittoria ma l’accesso alla finalissima del campionato.
Al termine della gara tutto è stato messo sotto sordina. Anche in considerazione del fatto che Ty Gibbs è il nipote del fondatore della scuderia Joe Gibbs. Nonché figlio del suo stesso amministratore delegato. Ma le ripercussioni a livello mediatico sono state moltissime. Il pubblico, soprattutto sui social, ha duramente ripreso Gibbs. Ci sono state definizioni anche piuttosto fastidiose nei confronti di un pilota che, comunque, ha ottenuto dieci vittorie nelle sue 50 partenze in questa categoria.
Jones aveva evitato cavallerescamente ogni commento limitandosi a dire… “Ty di cognome fa Gibbs..”. Lasciando intendere che nel comportamento del suo compagno di squadra ci fosse un atteggiamento evidentemente protetto da parte della scuderia. Ora a parlare è il leggendario Joe Gibbs, il nonno di Ty. Mito del football americano, imprenditore di successo e proprietario del team: “Non c’è stata penalizzazione, è vero. Ma evidentemente c’è molto da dire e da fare. Stiamo cercando di capire come: sia in qualità di team che di famiglia. Quello che è successo ci rattrista. E non è semplice da analizzare”.
Non è la prima volta che Ty Gibbs viene criticato per il suo atteggiamento eccessivamente aggressivo in pista. E persino suo nonno sembra non volerlo più difendere di fronte alle conseguenze: “Evidentemente ci sono delle responsabilità, sicuramente anche mie personali e del team. La mia preoccupazione sarà fare in modo che ognuno si prenda carico di ciò che fa. Nel bene e nel male…”
Perché se è vero che l’azione di Gibbs ha portato in dote una vittoria che garantirà alla scuderia un finalista, è altrettanto vero che i finalisti per il team potevano essere addirittura due…
Joe Gibbs, uomo di grande fascino e sportività, ha ammesso che il nipote ha esagerato: “Ha solo 20 anni – dice – e va capito. Ma anche lui deve capire. Ci sono sentimenti in ballo, rapporti forti e solidi. Lasciatemi dire che in questo momento sono vicino a Brandon e a suo padre che è un mio buon amico”.
Brandon Jones ha già ufficializzato che a fine stagione lascerà la scuderia dei Gibbs per passare alla JR Motorsport. Anche Brandon Jones è un “figlio d’arte”. Suo padre John Ross Jones è amministratore delegato della Rheem, uno dei maggiori sponsor di alcune delle principali scuderie Nascar.
Le concitate fasi finali di Martinsville in Nascar Xfinity
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