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Dakar, l’edizione 2023 perde un mito: dopo 27 anni non ci sarà

Si avvicina la data dell’ufficializzazione dei team che prenderanno parte alla prossima edizione della Dakar 2023, purtroppo con una brutta notizia

Niente Dakar 2023 per uno dei protagonisti più amati e vincenti nella storia della mitica competizione rally raid, forse la più dura e pericolosa in assoluto.

C’è un’altra sfida che deve vincere, quella contro il cancro. Si tratta di Nani Roma, leggendario protagonista sia con le moto che con le auto, da tempo sotto contratto con la Prodrive. Costretto a rinunciare alla gara che ama di più per riprendersi dalle ultime terapie per un tumore alla vescica.

Dakar 2023 senza Nani Roma

“Tengo molto a dire che sto bene e che parlo di questo argomento con estrema serenità – dice Nani Romain una situazione che per molte persone e famiglie diventa drammatica sono un privilegiato. Sono stato curato da professionisti straordinari, l’intervento chirurgico e le successive terapie sono stati un successo. Il mio ottimismo e la mia tempra da atleta hanno fatto il resto. Ma per ora devo recuperare, la Dakar dovrà attendere”.

“Ci vediamo l’anno prossimo”

Nani Roma accanto al suo Hunter della Bahrain Raid Xtreme durante la Dakar dello scorso anno (Foto ANSA)

Nani Roma, 50 anni, avrebbe dovuto aggregarsi al team Bahrain Raid Xtreme della Prodrive già questo mese in vista della sua terza Dakar in auto dopo le molte affrontate in moto, con una vittoria nel 2004, e sulle quattro ruote: vittoria con la Mini nel 2014.

Le sue condizioni sono buone. Ma le terapie si sono prolungate lasciandogli una forma di spossatezza che lo obbliga a qualche cautela. La prima diagnosi risale a marzo. Immediato l’intervento chirurgico seguito da una serie di cicli di chemioterapia. L’emergenza è rientrata. Ma Roma non si sente nelle condizioni ideali per partecipare a una sfida così impegnativa dal punto di vista fisico.

Sarà la sua prima assenza dall’edizione dell’esordio, nel 1996.

Tuttavia Roma è ottimista: “Conto di poter riprendere la preparazione quanto prima. Mi sento bene e nelle ultime settimane sono tornato in macchina con ottime sensazioni. Ma per motivi tecnici, e per mancanza di tempo all’inizio della gara, partecipare è troppo complicato. Non è stato un anno facile. Gli interventi chirurgici e la chemio sono stati una bella sfida. Ma anche se per 27 anni non ho perso un’edizione della Dakar oggi penso che non gareggiare sia la migliore edizione possibile”.

Roma al momento non è ancora stato ufficialmente sostituito da parte del team Prodrive che alla Dakar presenterà tre equipaggi con l’Hunter T1+.

Stefano Benzi

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