Formula 1

Leclerc, la delusione è enorme: il commento dice tutto

Il pilota della Ferrari Charles Leclerc commenta una prestazione molto deludente, riferendosi all’affidabilità del motore della F1-75

Anche in Messico una Ferrari deludente e in grande sofferenza. Le previsioni, seppur non ottimistiche, non erano così negative. Eppure la Rossa ha fatto altri passi indietro. Andò molto meglio a Spa-Francorchamps, ad esempio. Sainz riuscì a salire sul podio a 27″ da Verstappen, anche se Leclerc finì molto lontano, addirittura a 1′.15″.

“Delusione enorme”, il commento di Leclerc è sconfortante (Ansa)

In Messico la Ferrari ha patito sicuramente i 2.200 metri di altitudine di Hermanos Rodriguez, finendo con grande sofferenza e maturando un distacco abissale dalla Red Bull. 58″ di ritardo per Sainz, 1’08” per Leclerc. Nulla di nemmeno lontanamente paragonabile a una vettura competitiva. “Eravamo troppo lenti rispetto ai piloti davanti e molto più veloci di chi stava dietro – ha commentato un affranto Charles Leclercabbiamo corso secondo la nostra stategia, provando a capitalizzare il pacchetto per la gara, ma siamo arrivati a 1 minuto dal leader. Bisogna capire il motivo dei nostri alti e bassi, ogni volta che tocchiamo un punto basso sembra un grande crollo. Dobbiamo esaminare questa cosa e provare a essere più concreti nelle giornate negative”.

Crisi Ferrari, Leclerc fa un commento impietoso: dal motore al ritardo in Messico. L’analisi del pilota

Charles Leclerc (Ansa)

La Ferrari ha avuto grossi problemi con il motore, utilzizando una sorta di compromesso per la gestione del turbo. Un modo per preservare l’affidabilità, ma che ha portato a un calo di prestazioni. A questo si sono unite le difficoltà di trazione, e in più l’alta quota messicana ha fatto il resto. “La delusione è enorme – ha spiegato ancora Leclerc pensavo che potevamo perdere molto tempo sui rettilinei, però non penso che la causa sia solo questa. Dovremo analizzare tutto e fare un passo in avanti, assolutamente”. Indicazioni che sembrano tracciare la strada per la prossima stagione: si dovrà lavorare cominciando proprio dalla power unit. I segnali, ad oggi, non sono incoraggianti: fissare la prestazioni al ribasso per preservare l’affidabilità è un chiaro segnale di come servirà una revisione complessiva della monoposto che correrà nella stagione 2023 del campionato del mondo di Formula 1.

Giovanni Scotto

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