Binotto ha analizzato la disastrosa gara di F1 della Ferrari nel GP del Messico: il team principal ammette la sconfitta netta.
Il weekend di Formula 1 in Messico è stato pesantemente negativo per la Ferrari, messa KO sia dalla Red Bull sia dalla Mercedes. Carlos Sainz e Charles Leclerc, rispettivamente quinto e sesto al traguardo, hanno incassato distacchi pesanti.
La scuderia di Maranello si aspettava un gran premio non facile a Città del Messico, però la sconfitta è stata troppo netta. Tante cose non hanno funzionato e alcune scelte fatte a livello di assetto per la F1-75 forse non sono state quelle azzeccate.
C’è tanto lavoro da fare sia in vista delle ultime gare del Mondiale 2022 che soprattutto in ottica 2023. Se l’obiettivo è quello di tornare a vincere il titolo, è necessario intervenire in maniera efficace per limare drasticamente i difetti avuti in questa stagione.
F1 GP Messico: le considerazioni di Binotto dopo la Gara
Mattia Binotto nel post GP del Messico è stato interpellato da Sky Sport F1 per commentare la performance negativa della scuderia: “Non abbiamo spiegazioni. È stato un weekend difficile e la gara lo è stata ancora di più. Dobbiamo analizzarla, non è il risultato che vogliamo vedere in pista. Sono gare che ci servono anche per il futuro. La strategia non conta, non avevamo la velocità per battere quelli davanti”.
Il team principal della Ferrari ha spiegato che più cose non hanno funzionato nell’ultimo fine settimana: “Abbiamo sofferto con la power unit, ma anche di vettura. Siamo mancati di trazione, bilanciamento e faticavamo a curvare. Non ho una risposta certa, si sono verificati fattori multipli”.
Binotto auspica che ci sia una reazione nel prossimo appuntamento del campionato a San Paolo (11-13 novembre), dove non esclude una novità alla power unit di Sainz: “Mi auguro di vedere una Ferrari competitiva in Brasile. Ci confronteremo per chiudere forte a San Paolo e ad Abu Dhabi. Non escludiamo di cambiare il turbo a Sainz in Brasile”.
Vedremo se il team italiano riuscirà a concludere positivamente il Mondiale. In ogni caso, rimarrà dell’amarezza per non aver lottato fino alla fine per il titolo. Troppo presto Max Verstappen e Red Bull hanno preso il largo in pista e in classifica.