La patente di guida può essere revocata: è il provvedimento più grave previsto dal Codice della Strada. Ma è possibile riaverla
La patente di guida, in Italia, è necessaria per poter condurre ogni tipo di veicolo o motociclo a motore. Questa, nel nostro Paese, ha dei punti che vengono scalati ad ogni infrazione al Codice della Strada che l’automobilista commette.
Quando questi punti arrivano a zero, scatta il ritiro della stessa ed è necessario un nuovo esame – sia scritto che pratico – per poterne avere una nuova. Esiste, però, la possibilità anche della revoca, ben diversa dal ritiro. La revoca, infatti, è un provvedimento definitivo, ed è il più severo previsto dal Codice della strada.
Questa può avvenire come pena accessoria – che va comminata di diritto ed in seguito a quella primaria, in genere pecuniaria – ad altre infrazioni commesse ma anche a seguito di una constatazione da parte dell’automobilista della mancanza di requisiti o dell’avvenuta impossibilità.
Sono due gli articoli del Codice della strada che regolamentano la revoca. In primis è il 130 che evidenzia come questo provvedimento avvenga in caso il guidatore non abbia più i necessari requisiti psico fisici tali da renderlo idoneo alla guida su strada.
L’articolo 219, invece, stabilisce la revoca della licenza di guida per motivi gravi di condotta; esempio lampante è l’aver causato un gravissimo incidente sotto l’effetto di sostanze alcoliche.
Anche la recidiva comporta la revoca, in caso vengono commesse, in un arco di tempo decisamente ridotto, infrazioni gravi.
Revoca patente di guida: come ottenerla di nuovo
La revoca della patente, sebbene sia un provvedimento definitivo, non prevede che il guidatore non possa averne mai più una nuova. Vi sono, infatti, casi in cui è possibile nei tempi e termini stabiliti dalla legge conseguire una nuova licenza.
Se la patente di guida è stata revocata per motivi psico fisici, questa può essere richiesta alla Motorizzazione Civile non appena sarà tornano in possesso dei requisiti che lo possano rendere idoneo alla circolazione. La nuova patente, in caso di ottenimento, non comporta lo status di neopatentato e si può avere solo superando una visita medica. Si tratta di una procedura immediata, con il guidatore che non deve aspettare alcun limite temporale.
In caso di revoca per violazione del Codice della strada, invece, devono intercorrere due o tre anni dalla data del reato, lasso di tempo che dipende dall’infrazione commessa.
Ovviamente, se si ritiene di essere vittima di un’ingiustizia, è possibile fare ricorso. Se è la Motorizzazione Civile ad aver emesso il provvedimento, il ricorso dev’essere presentato al Ministero dell’Interno; questi, con il Ministero dei Trasporti, ha a disposizione 60 giorni per tutte le valutazioni necessarie e dare una risposta.
Se, invece, la revoca è per motivi psico fisici, il ricorso va presentato al Guidice di Pace entro 30 giorni dalla ricezione del provvedimento.