Lin Jarvis ricorda quanto successo a Valentino Rossi quindici anni fa e spera possa ripetersi nell’ultima gara a Valencia.
Yamaha e Fabio Quartararo si giocano le ultime chance di difendere il titolo mondiale. Al Ricardo Tormo di Valencia il campione di Nizza proverà a giocarsi il tutto per tutto per colmare il gap di 23 punti che lo costringe a rincorrere la Ducati di Pecco Bagnaia, in forte crescendo nella seconda parte di campionato. Impresa non facile, ma fino a quando la matematica non farà il suo corso tutto è possibile.
Del resto questa stagione 2022 di MotoGP è stata costellata da molti copi di scena e anche la storia non è da meno. Lo sa bene un manager di esperienza come Lin Jarvis, presente nel paddock del Motomondiale da alcuni decenni, seguendo l’intera carriera di Valentino Rossi in Yamaha. Il manager britannico ricorda, ad esempio, quando successo nel 2006 al campione di Tavullia, che si è visto scivolare dalle mani il titolo iridato all’ultima gara per finire in quelle di Nicky Hayden al termine di un GP di Valencia quasi surreale.
Jarvis spera nel miracolo a Valencia
Il managing director ci crede fino all’ultimo, vietato gettare la spugna fino all’ultimo giro. Per difendere il titolo mondiale Fabio Quartararo dovrà vincere e sperare che Pecco Bagnaia finisca la prossima gara a Valencia al 15° posto o fuori dalla zona punti. “Tutto può accadere in questo sport. Nel 2006 ricordo che ero a Valencia con Valentino Rossi e credevo che avrebbe vinto la gara. Invece Valentino Rossi cadde e Nicky Hayden vinse il Mondiale. So che Valencia è un circuito molto difficile, tutto può succedere“.
Al termine della gara il paddock della MotoGP resterà di stanza a Valencia in attesa della giornata di test di martedì 8 novembre. Sarà l’ultima buona occasione del 2022 per testare la moto del prossimo anno, un lavoro su cui gli ingegneri si stanno applicando ormai da diversi mesi, grazie anche all’arrivo di Luca Marmorini, ex ingegnere F1 e Aprilia, che sta dando un grande contributo sullo sviluppo del motore.
Fabio Quartararo attende di provare l’ultima evoluzione del 4 cilindri in linea, ma potrebbe non bastare per colmare il divario tecnico dalla Ducati. Lin Jarvis assicura più impegno anche sulla aerodinamica, fiore all’occhiello della Casa di Borgo Panigale. “Direi che siamo indietro in questo settore, come alcuni altri costruttori della MotoGP. Quando si è trattato di sviluppo aerodinamico, non ci siamo sviluppati in modo aggressivo come la Ducati e l’Aprilia“.