Ciabatti difende il primato di Bagnaia nella classifica MotoGP: il direttore sportivo Ducati respinge alcune critiche che sono arrivate.
La Ducati in MotoGP ha vinto un solo titolo piloti, nel 2007 con Casey Stoner, ed è vicinissima tornare a trionfare. Francesco Bagnaia arriverà all’ultima gara a Valencia con 23 punti di vantaggio su Fabio Quartararo, dunque è quasi fatta.
Il pilota Yamaha è costretto a vincere per avere la chance di confermarsi campione. Qualsiasi risultato diverso consegnerebbe il mondiale a Pecco, che in caso di vittoria del rivale può arrivare anche quattordicesimo al traguardo. In tal caso, i due si ritroverebbero a pari punti in classifica generale e l’italiano avrebbe la meglio per il maggior numero di successi stagionali.
Non si può sicuramente dire che per il ducatista si tratti di una formalità il Gran Premio della Comunità Valenciana, però l’obiettivo è veramente a un passo. Il talento della VR46 Riders Academy, già campione del mondo Moto2 nel 2018, sta per coronare un grande sogno.
Paolo Ciabatti in un’intervista concessa a GPOne.com ha parlato delle sensazioni in vista dell’ultima gara a Valencia: “La pressione c’è, com’è giusto che sia, ma penso sia maggiormente su Fabio dato che sa che un 2° posto non sarebbe sufficiente”.
Quando Bagnaia è finito a -91 da Quartararo in seguito al ritiro al Sachsenring, era difficile credere nella rimonta. Ma pilota e team hanno lavorato per dare il massimo e con il passare dei gran premi ci hanno sempre più creduto, arrivando poi al sorpasso avvenuto dopo la gara a Phillip Island. Una cavalcata meravigliosa.
Non sono mancate comunque delle critiche a Pecco sui social network e il direttore sportivo Ducati le commenta così: “Bisogna sapersene fregare. I numeri sono inequivocabili. Solo chi è incompetente o in cattiva fede può metterli in discussione e non dobbiamo interessarci di queste persone. I numeri chiudono la bocca a tutti”.
A Ciabatti è stato chiesto anche dei tanto chiacchierati ordini di scuderia, che secondo qualcuno avrebbero favorito Bagnaia in più di un’occasione: “Se ne è parlato a sproposito. È giusto che ogni costruttore ricordi ai propri piloti di evitare manovre azzardate tra loro. Ci sono state polemiche senza riscontri oggettivi. Nessuno ha regalato niente a Pecco, neanche i piloti Ducati”.
Le parole del dirigente ducatista chiariscono ancora una volta quella che è la linea adottata. Nessun favoritismo, nessun ordine vero e proprio. Solo l’avvertimento di non prendere rischi che potrebbero danneggiare piloti dello stesso marchio, soprattutto se uno di questi si sta giocando il titolo. Non c’è nulla di particolarmente sconvolgente. Funziona così anche per altri costruttori, solo che a volte il tema non è emerso perché non ce n’era bisogno.
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