In Malesia Enea Bastianini sfiora la vittoria. Il secondo posto gli permette di puntare ad un obiettivo molto prestigioso a Valencia.
Enea Bastianini chiude la gara di Sepang con un secondo posto davvero prezioso che gli permette di avvicinarsi al terzo posto in classifica di Aleix Espargarò. L’alfiere del team Gresini si conferma grande protagonista su un circuito che aveva nel mirino da tempo e balza ad un solo punto di distanza da Aleix Espargarò.
Un podio che arriva al termine di un’altra gara molto combattuta con Pecco Bagnaia, tanto da far venire la pelle d’oca agli uomini Ducati che assistevano dai monitor nel box. Il pilota romagnolo si è visto subito passare Pecco Bagnaia alla partenza, ma gli è rimasto sempre incollato, fino alla caduta di Jorge Martin. A quel punto ha spinto, è passato al comando, ma non aveva abbastanza trazione per restare davanti.
Bastianini – Bagnaia… la sfida continua
Enea Bastianini ha gestito bene gomme e gara, ha preso 20 punti molto importanti per la classifica e a Valencia si giocherà un risultato importante. Chiudere in terza posizione il Mondiale significherebbe incassare bonus economici che darebbero sicuramente un altro sapore a questo finale di campionato. Peccato per la vittoria mancata di due decimi. “Quando ero davanti qualcosa è cambiato e il feeling con la moto non era più lo stesso“, ha raccontato il romagnolo al termine del GP di Sepang.
L’obiettivo era centrare la quinta vittoria stagionale dopo essere partito dalla prima fila, ma qualcosa non ha funzionato al meglio sulla sua Desmosedici GP. “Analizzeremo i dati per capire cosa è cambiato… L’importante è aver dimostrato ancora una volta di essere tra i top di questa categoria. Ora a Valencia cercheremo di terminare al meglio“.
Nella sfida serrata con Pecco Bagnaia, dalla pit lane Gresini è stato esposto un cartellone con il nome del suo connazionale… “Nella tabella c’era la scritta con il suo nome ma è normale, Ducati si sta giocando il titolo e bisogna capire certe situazioni – ha sottolineato Enea Bastianini ai microfoni di Sky Sport MotoGP -. Quello che è importante è che eravamo lì davanti, ma qualcosa non avrà funzionato… Quando ero davanti ho subito avvertito che qualcosa non andasse, ho provato a restare davanti ma non ce l’ho fatta“.
