Marc Marquez sta tornando alla ribalta dopo la quarta operazione al braccio e il rientro ad Aragon. I rivali iniziano a temerlo.
Il fine settimana australiano era iniziato sotto una buona stella per Jorge Martin, pilota del team Pramac che corre la sua seconda stagione nella Master Class. Pole position e nuovo record del circuito strappato all’amico e connazionale Jorge Lorenzo, partenza perfetta e per tredici giri al comando della gara, prima di dover cedere il passo ai vari Alex Rins, Marc Marquez, Pecco Bagnaia, Enea Bastianini e ai due alfieri del team Mooney VR46, Marco Bezzecchi e Luca Marini.
Il madrileno ha chiuso Phillip Island in settima posizione dopo una battaglia serrata nel gruppo di testa, dove i primi sette piloti sono arrivati al traguardo racchiuso in meno di un secondo. Purtroppo Jorge Martin non ha retto alla pressione dei big alle sue spalle che lo hanno spinto ultimo nel primo gruppo, tagliando il traguardo con un ritardo di appena otto decimi. “Stavo gestendo le gomme nella prima parte del Gran Premio, ma non appena ho iniziato a spingere un po’, Rins stava venendo forte e mi ha superato“.
Jorge Martin rilancia la sfida a Marc Marquez
Jorge Martin ha dovuto fare i conti anche con un osso duro come Marc Marquez, particolarmente aggressivo nella rincorsa al suo primo podio stagionale. “Sono stato con il gruppo di testa per tutta la gara. Quindi avevo la velocità, ma avevo dei problemi in fase di frenata. All’ingresso in curva non avevo fiducia per frenare più forte“, ha spiegato il pilota del team Pramac Racing. “Se non sorpassi in questo tipo di gare, ti sorpassano. Se sei così vicino, puoi anche vincere. Ma spero di migliorare per la gara in Malesia“.
Al termine del GP di Phillip Island però Jorge Martin non ha risparmiato qualche frecciata al rivale della Honda, a suo dire molto aggressivo nel portare a termine gli attacchi in pista. “C’erano dei punti in cui era al limite, questo è certo… Ero stanco di quelle manovre. Cercherò di essere aggressivo come lui in futuro“. Il prossimo step del madrileno sarà quello di migliorarsi nella gestione degli pneumatici. “Dobbiamo capire come devo usare di più la gomma posteriore perché di solito risparmio troppo la gomma e avrei potuto sfruttarla di più“.
Nelle ultime due tappe del Mondiale proverà a rincorrere la sua prima vittoria stagionale, sarebbe la seconda dall’esordio in classe regina. In Malesia riproverà a partire all’assalto: “Devo migliorare, essere anche più aggressivo , perché è l’unico modo per lottare per una vittoria o un podio”.