Una Fiat 126 trasformata in una vera e propria belva: il motore montato è unico, il sound è davvero coinvolgente
Ricordate la Fiat 126? La citycar italiana fu prodotta dal 1972 fino al 2000 (nell’Est Europa, mentre nella parte Occidentale del Continente la produzione si fermò fino al 1991), ed ebbe un successo talmente grande da essere venduta in oltre 4,5 milioni di esemplari.
Gli italiani si innamorarono subito della super utilitaria, dalle dimensioni ridotte e squadrate e perfetta per la città, in grado anche di affronatre ogni ostacolo cittadino con il suo motore piazzato al posteriore da 594 cc e 23 cavalli di potenza. Cambio a 4 marce e trazione posteriore, l’auto fu nel corso degli anni sempre più potenziata, passando ai 652 cc e 24 cavalli di potenza con l’arrivo della secodna serie fino alla versione bis, quella con il motore – raffreddato ad acqua per la prima volta – spostato all’anteriore, con una cilindrata da 704 cc ed una potenza di 26 cavalli tale da spingere la vettura fino a 116 km/h, con una accelerazione da 0 a 100 in 33 secondi.
Ebbene, tutt’altra vettura è una versione della 126 elaborata con preparazione proto. In questa trasformazione, l’auto è stata completamente rivista, sia nella carrozzeria che, soprattutto, sotto al cofano, fino a farla diventare una vera e propria belva.
Fiat 126, la trasformazione della citycar
La Fiat 126 è stata elaborata per affrontare competizioni in pista ma anche cronoscalate; un motore davvero molto potente, di derivazione motociclistica, preso da una Kawasaki Ninja ZX-10R. Un 4 cilindri in grado di raggiungere regimi di rotazione del motore davvero elevati, aiutato da un cambio preciso e secco nell’innestare le marce, sequenziale a 6 marce, con le levette al volante, quest’ultimo in Alcantara.
La carrozzeria, naturalmente, è stata modificata in più parti, ancorato ad un telaio portante con la scocca in vetroresina che ha sostituito la lamiea battura, per un risparmio di circa 100 kg di peso, dai 650 originali ai 550. Ed allargati notevolmente i passaruota per contenere gli pneumatici dalle dimensioni maggiori al posteriore.
Il differenziale autobloccante Torsen è derivazione Audi A8, all’interno le cinture ed il sedile sono Sparco, e non manca il Roll-bar conforme ai regolamenti della FIA; la pedaliera è artigianale mentre il fondo piatto con l’estrattore posteriore.
Ed in pista il sound del motore è davvero pazzesco, con un rombo che lascia tutti senza fiato, così come l’accelerazione bruciante sul rettilineo della piccola supercar.