Giacomo Agostini critica la MotoGP per la strada che ha intrapreso: cita anche Valentino Rossi come esempio.
La MotoGP è alla ricerca di una crescita per il futuro e per il 2023 è prevista la grande novità della Sprint Race. La FIM e Dorna Sports hanno deciso di provare questa strada rivoluzionaria, già intrapresa nel Mondiale Superbike e in Formula 1 con modalità un po’ diverse.
Ci sono favorevoli e contrari a questa soluzione, però i vertici della MotoGP sono convinti che porterà vantaggi. Avere una gara in più in ogni weekend dovrebbe attirare maggiore interesse e quindi più pubblico. Vedremo se sarà così davvero.
Certamente qualcosa andava fatto per far crescere la top class del Motomondiale. Solo il tempo dirà se la strada intrapresa sarà quella corretta. Piloti e tifosi sono curiosi di vedere come andrà.
Agostini commenta la MotoGP e cita Valentino Rossi
Giacomo Agostini in un’intervista concessa a Motorsport.com si è così espresso sulla MotoGP attuale: “Poiché c’è molta tecnologia, la moto diventa molto importante. Se manca un piccolo dettaglio, puoi anche essere un campione e non funzionerà. Ai miei tempi il movimento del polso era molto importante, comandava il pilota. Ora l’elettronica prende il sopravvento e non dipende più dal pilota”.
Agostini, quindici volte campione del mondo, vede una MotoGP con troppa tecnologia e anche con motori eccessivamente potenti: “Bisogna dare più potere ai piloti. Lo spettacolo non è necessariamente bello perché il motore ha 300 cavalli. Ai miei tempi non li avevamo e lo spettacolo era buono. Anche Valentino Rossi non aveva moto così potenti e faceva spettacolo. Ai tifosi non interessano i tempi sul giro, vogliono i duelli”.
La leggenda del Motomondiale vorrebbe meno potenza e meno tecnologia sui prototipi, però non sembra che la categoria voglia andare in questa direzione al momento. Ago segue il campionato con grande interesse e ha dato qualche consiglio, ma probabilmente rimarrà inascoltato.