Formula 1, scenario inatteso: può succedere ad Austin

La Formula 1 vive un momento di particolare confusione e ad Austin potrebbe andare in scena una protesta inattesa

La Formula 1 non vive momenti di assoluta tranquillità. Nonostante il campionato sia stato vinto da Verstappen e la Red Bull abbia ormai in pugno anche il titolo costruttori, fonti di polemiche non ne mancano.

Formula 1
Formula 1 © LaPresse

Non c’è soltanto lo scandalo budget cap ad animare le giornate del circus, ma dentro al paddock si respira un’atmosfera di fibrillazione. Anche in Giappone la direzione di gara, come già successo a Singapore ed in altri GP, è finita sul banco degli imputati per alcune scelte. Dal trattore in pista mentre le monoposto non erano ancora rientrate ai box in regime di bandiera rossa alla decisione di penalizzare Leclerc o di assegnare tutti i punti nonostante i giri percorsi non siano stati il 75% di quelli previsti.

Tutti temi di discussione che accendono il dibattito e il prossimo appuntamento negli Stati Uniti potrebbe essere teatro di un episodio non certo atteso.

Formula 1, la protesta dei piloti ad Austin: “Vogliono risposte”

Gasly
Gasly © LaPresse

A parlare di ciò che potrebbe succedere ad Austin tra poco più di una settimana è il pilota di Formula E Sam Bird che, intervenuto a Chequered Flag, ha messo in guardia i commissari sul quel che potrebbe accedere.

Non vorrei essere nei loro panni – ha affermato il pilota della Jaguar -, tutti i piloti, all’unanimità, saranno in rivolto per quanto accaduto“. Secondo Bird i 20 piloti faranno fronte comune per chiedere spiegazioni: “Vorranno sapere perché è successo – ha continuato facendo riferimento al caso Gasly chiederanno un cambiamento e che il problema sia affrontato“. Ed allora toccherà alla Federazione prendere posizione in merito: “Spero che la FIA faccia una dichiarazione, comunicando di aver affrontato la situazione. Se pensano che la penalizzazione a Gasly chiuda la vicenda, riceveranno una risposta. Noi piloti meritiamo una risposta: serve sapere perché è successo e cosa si farà per apportare cambiamenti per la sicurezza dei piloti in futuro“. Posizione chiara quindi quella di Bird ed ora bisognerà vedere quel che accadrà da qui alla gara di Austin con la possibile protesta dei piloti.

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