L’assalto al secondo titolo mondiale si complica per Fabio Quartararo, dopo lo “zero” incassato nella tappa in Thailandia.
Non sarà facile smaltire l’amarezza del post Buriram per Fabio Quartararo, leader del Mondiale con soli due punti di vantaggio su Pecco Bagnaia. Fino alla pausa estiva il campione francese della Yamaha sembrava predestinato a riconfermarsi sul trono iridato della classe regina, ma la sua M1 non gli ha permesso di difendersi dalla valanga Ducati in arrivo.
In Thailandia ha registrato una delle sue peggiori prestazioni dall’esordio in MotoGP nel 2019. Scattato dalla quarta piazza sullo schieramento di partenza, Fabio Quartararo sin dai primi giri ha compreso che sarebbe stato un calvario il GP del Buriram. Uscito subito fuori dalla zona punti, ha avuto il ritmo necessario solo per completare la gara al 17° posto e senza punti per la classifica che adesso inizia a farsi rovente a tre tappe dalla fine del Mondiale: il titolo passerà per i GP di Australia, Malesia e Valencia.
In casa Yamaha l’atmosfera inizia a farsi nervosa dopo che Pecco Bagnaia e Ducati si sono avvicinati alla vetta in modo così arrembante dopo il Gran Premio della Thailandia. La Desmosedici GP22 sicuramente ha una marcia in più rispetto al prototipo di Iwata, bisogna sperare sul fattore “imprevedibilità” per continuare a correre verso la cima del Mondiale. Ma è una strada tutta in salita, come anticipa Franco Morbidelli, che bene conosce il potenziale della Yamaha M1 e del suo compagno di team Fabio Quartararo.
Per l’italo-brasiliano non è stata una stagione divertente, manca il feeling con questa moto 2022 e conosce i limiti come le sue tasche. E come il campione francese riesca a colmare certe lacune con il suo stile di guida. Ma basterà per tenere testa alle Ducati di Pecco Bagnaia, Enea Bastianini e Jack Miller, tutti e tre in corsa per il titolo iridato?
Per Franco Morbidelli non sarà facile riconfermarsi campioni: “Per Fabio la situazione ora è difficile – ha ammesso l’allievo della VR46 Academy a Motorsport.com -. Sappiamo della mancanza di potenza della Yamaha sul rettilineo e in più ci sono otto Ducati in pista. Bagnaia può agevolarsi di un aiuto in più e non aver fatto preso in Thailandia può essere difficile da dimenticare per Fabio“.
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