Max Verstappen, arriva l’avvertimento: se lo fa potrebbe costargli caro

A Suzuka Verstappen avrà il secondo match point per aggiudicarsi il titolo iridato, ma l’ex pilota lo avverte: Max non deve farlo.

Questo weekend la Formula 1 torna a Suzuka dove non si corre da due anni a causa della pandemia. Il circuito è uno dei più amati dai piloti e qui Max Verstappen avrà la seconda chance di vincere il titolo, dopo il primo match point sfumato nel GP di Singapore dove ha ottenuto soltanto un deludente settimo posto.

Max Verstappen
Max Verstappen (Foto: LaPresse)

Nonostante la Red Bull sia coinvolta nel caso budget cap, l’olandese sta cercando di mantenere alta la concentrazione sul suo obiettivo, confidando sul fatto che la sua squadra abbia operato senza infrangere il regolamento.

Ma secondo Mika Hakkinen potrebbe non essere soltanto questo uno dei fattori che potrebbe destabilizzare il pilota classe ’97 nella corsa verso il secondo Mondiale della sua carriera. Il finlandese, infatti, ponendo la questione su un ambito prettamente sportivo, è convinto che Max dovrebbe focalizzarsi soltanto su un aspetto, tralasciando tutto il resto.

Max Verstappen, Hakkinen non ha dubbi

Mika Hakkinen
Mika Hakkinen (Foto: LaPresse)

Per qualche motivo, quando ti trovi in questa posizione e sai di poter vincere il titolo anche senza arrivare primo, oppure semplicemente guadagnando dei punti su alcuni inseguitori, perdi un po’ di concentrazione” l’avviso di Hakkinen in un’intervista a The Race.

E quando accade, questo si ripercuoterebbe sulle proprie prestazioni: “Quando la perdi in Formula 1 è incredibile la possibilità di commettere errori e perdere tempo in ogni giro. Sono sicuro che Max non debba fare calcoli e debba alzare il suo livello di concentrazione più del normale” ha aggiunto.

A sostegno della sua tesi, Hakkinen ha raccontato un aneddoto sulla stagione 1999, di quando si giocò il titolo proprio a Suzuka, all’epoca tappa conclusiva del Mondiale. “Era il 1999, direi che in quella stagione mi sentivo piuttosto a mio agio in gara e mancavano ancora un bel po’ di giri. Però sapevo che sarei andato bene e che avrei vinto quel GP” ha detto.

La reazione della squadra fu di incredulità, perché i miei tempi continuavano ad abbassarsi – ricorda l’ex McLaren –. Il muretto mi disse di continuare a spingere, perché volevamo vincere anche il titolo costruttori“. Ciò, quindi, per dire, che quando ci si sta giocando la vittoria c’è bisogno di fare soltanto una cosa. “Se Max si mette a pensare può essere un problema, deve semplicemente spingere sull’acceleratore. Se si fora una gomma o succede qualcosa, quel vantaggio che hai accumulato può salvarti” ha concluso il due volte iridato.

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