Auto, un’abitudine molto frequente può costare caro al conducente. Ci sono tante conseguenze e la multa non è neanche quella più pesante.
Ciascuno di noi ha le proprie abitudini quando si trova al volante della propria Auto. Alcune non comportano conseguenze, altre, invece, possono comportarle eccome, sia in termini di pericoli che di sanzioni. E a quest’ultima categoria appartiene il mancato utilizzo delle frecce.
Gli indicatori, infatti, ci permettono di comunicare tempestivamente le nostre intenzioni a chi si trova dietro di noi. E se non lo facciamo il pericolo maggiore è quello di rimanere coinvolti in un incidente. Come se non bastasse questa cattiva abitudine ci espone al rischio di vedersi ricevere una bella multa. Ma non solo.
Nonostante i rischi, non usare le frecce quando serve è una delle infrazioni più commesse dagli automobilisti come evidenziato da un report condotto dall’Associazione Sostenitori Amici della Polizia Stradale.
Eppure il Codice della Strada è molto chiaro in tal senso. La materia è disciplinata dall’art. 154 che elenca nel dettaglio circostanze di utilizzo e sanzioni in caso di violazione.
A proposito del primo punto, il suddetto articolo stabilisce che chiunque sia alla guida di un veicolo ha l’obbligo di usare le frecce “per immettersi nel flusso della circolazione, per cambiare direzione o corsia, per invertire il senso di marcia, per fare retromarcia, per voltare a destra o a sinistra, per impegnare un’altra strada, o per immettersi in un luogo non soggetto a pubblico passaggio, ovvero per fermarsi“.
Inoltre, tutti gli automobilisti che intendono effettuare una di queste manovre, oltre che attivare gli appositi indicatori luminosi, devono necessariamente “assicurarsi di poter effettuare la manovra senza creare pericolo o intralcio agli altri utenti della strada, tenendo conto della posizione, distanza, direzioni di essi” e “segnalare con sufficiente anticipo la loro intenzione“.
Peraltro, il comma 2 dello stesso art. 154 sancisce anche che “tali segnalazioni devono continuare per tutta la durata della manovra e devono cessare allorché essa è stata completata“. E in caso di frecce inutilizzabili o assenti, “il conducente deve effettuare le segnalazioni a mano, alzando verticalmente il braccio qualora intenda fermarsi e sporgendo, lateralmente, il braccio destro o quello sinistro, qualora intenda voltare“.
Oltre a disporre le linee guida per il comportamento da tenere in tutte queste situazioni, il medesimo articolo del Codice della Strada pone altresì alcuni divieti, come quello che riguarda l’uso improprio delle frecce, i rallentamenti improvvisi e l’inversione del senso di marcia, vietato in prossimità o in corrispondenza di intersezioni, curve o dossi. (rispettivamente comma 4, 5 e 6). Pertanto, chi commette una di queste infrazioni è soggetto a sanzione.
Nello specifico, chi viola le disposizioni dell’art. 154 del Codice può ricevere una multa di importo compreso tra 42 e 173 euro e vedersi decurtati due punti dalla patente.
Per chi invece non rispetta la disposizione del comma 6 l’importo da pagare sarà ben più alto: da 87 a 344 euro più l’eventualità di vedersi tolti fino ad un massimo di otto punti in meno dalla licenza di guida.
Ricordiamo, inoltre, che per i neopatentati (entro 3 anni dal conseguimento della patente) la sanzione raddoppia. Attenzione, poi, anche alla recidiva. E in caso di incidenti gravi causati dal mancato utilizzo degli indicatori si rischia di essere coinvolti in processi penali.
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