In Formula l’ex pilota della Ferrari si scaglia e va all’attacco: “Mortificano i piloti”. Parole durissime per lui
Il GP del Singapore è ormai un lontano ricordo; una gara “pazza” quella disputata a Marina Bay, con due ingressi della Safety Car e numerose Virtual per i tanti incidenti causati anche dalla pioggia e dall’asfalto bagnato.
Perez ha trionfato grzie ad una partenza perfetta al via, beffando Leclerc, mentre Verstappen è rimasto impantanato più indietro, chiudendo solo al settimo posto, protagonista anche di un grave errore nel tentativo di un sorpasso, proprio come accaduto ad Hamilton, nono al traguardo. Lo stesso monegasco non è stato in grado di riuscire a sopravanzare Perez, nonostante la sua Rossa ne avesse le capacità.
Una gara, quella di Singapore, terminata senza completare il numero previsto di giri, ma allo scoccare del timing delle due ore. Un circuito cittadino che continua a dividere, sia il paddock che i tifosi. E sono molti a definirla una gara non in grado di trasmettere emozioni, con la gara che rispecchia poi l’andamento delle Qualifiche per le scarse possibilità di sorpasso.
Senza il Drs, poi, autorizzato dalla direzione solo nel finale di gara, anche le monoposto più performanti hanno lottato; Hamilton non è stato in grado di sorpassare Sainz, nonostante il ritmo migliore, la Red Bull di Max addirittura non ce l’ha fatta contro la McLaren di Norris.
E l’ex pilota di F1 Jean Alesi ci è andato giù duro. Nel suo mirino proprio i circuiti cittadini, come Singapore. “Mortificano piloti e tifosi certe piste” ha evidenziato sul Corriere della Sera. “Nei confronti di Perez, Leclerc andava ad una doppia velocità, eppure non ha avuto possibilità di sorpassarlo. Abbiamo compreso – ha poi aggiunto – il nervosismo di Hamilton che, senza riuscire a dare adito ai suoi sforzi, l’ha indotto in errore e pure Verstappen ha sbagliato a furia di stare nelle retrovie” ha ammesso.
Alesi, poi, nella sua analisi, indica anche la preferenza sulle piste. “Monza o Spa, Interlagos oppure Silverstone danno importanza alla tradizione e tengono alto il prestigio delle gare” ha aggiunto. “I circuiti cittadini, che per coreografia ed atmosfera sono belli, non sembrano in grado di poter offrire il gusto di tensione e velocità, uno spettacolo agonistico vero che rappresenta tutto per chi guarda“.
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