Danilo Petrucci saluta il paddock della MotoGP dopo la gara in Thailandia. Ma per il pilota ternano potrebbe essere solo un arrivederci.
E’ stato un 2022 straordinario per Danilo Petrucci, il giusto modo per riscattarsi dopo l’amaro addio alla classe regina dello scorso novembre, dopo una stagione deludente in sella alla KTM RC16. Da allora ha vinto una tappa del Rally Dakar, ha sfiorato il successo nel MotoAmerica ed è ritornato in MotoGP, al momento per un solo fine settimana. In attesa di conoscere le condizioni di Joan Mir.
La caviglia del pilota maiorchino della Suzuki continua ad essere sotto osservazione dei medici, ma per la tappa a Phillip Island dovrebbe essere pronto per il ritorno. Viceversa, il team manager Livio Suppo richiamerà Danilo Petrucci per affiancare Alex Rins, regalando uno storico bis al ternano e ai tanti tifosi che non hanno mai dimenticato il gigante buono del Motomondiale.
Petrucci e le opzioni per il futuro
Al termine dei 25 giri sul bagnato Petrux ha tagliato il traguardo al 20esimo posto, ma il risultato è secondario. Dopo quasi un anno di assenza dalla MotoGP è montato in sella ad una GSX-RR molto differente dalla Ducati Desmosedici GP che ha guidato per cinque stagioni e lo ha portato a vincere due Gran Premi. “Non avevo mai guidato questa moto sul bagnato. Sono felice di non essere arrivato ultimo, questo significa tanto. All’inizio avevo un buon passo, ma dopo poco tempo la pressione della gomma anteriore è salita e non sono riuscito a seguire Di Giannantonio“.
Alla vigilia del Gran Premio della Thailandia aveva sperato che scendesse la pioggia per poter ridurre il gap dagli ex colleghi, ma il maltempo lo ha colto alla sprovvista poco prima della gara, dopo due giorni totalmente sull’asciutto che non gli hanno consentito di provare con gomme da bagnato. “Alla fine sono riuscito a non sbagliare, magari facendo almeno il warm up sul bagnato avrei potuto fare qualche punto, ma sono contento ugualmente“.
Adesso è tempo di vacanze e di ritornare finalmente a casa, nella sua Umbria, per riabbracciare amici e familiari dopo un lungo periodo negli USA. Il suo futuro non è ancora definito, ma sul tavolo ci sono diverse opzioni. “Non ho ancora deciso che fare… Voglio prendermi del tempo per decidere e capire se voglio fare un anno sabbatico e allenarmi per correre la Dakar nel 2024”. Tra le ipotesi al vaglio anche una seconda stagione nel MotoAmerica, a patto di avere maggiori garanzie tecniche.