Al termine del weekend in Thailandia Marc Marquez esalta il rivale per le sue doto di guida “fuori dal mondo”.
Marc Marquez sta ritornando alla ribalta dopo un lungo momento difficile causato da quel drammatico incidente a Jerez nel 2020. In due anni ha sostenuto quattro difficili interventi al braccio destro, costretto a seguire ore e ore di fisioterapia e riabilitazione, momenti di stop nel campionato e di sconforto. A distanza di cento giorni dall’ultima operazione è ritornato in sella alla sua Honda, prima nel test di Misano, poi Aragon, Motegi e Thailandia.
In diverse sessioni di prove libere ha piazzato il best lap, 4° posto e pole position in Giappone, 5° in Thailandia, con la pioggia che gli ha certamente facilitato il compito. Ma resta da sottolineare come nonostante non sia al top della condizione fisica riesce a fare una netta differenza rispetto ai colleghi di marca Alex Marquez, Taka Nakagami e Pol Espargarò. Il campione lascia risplendere finalmente il sole nel box Honda dopo due anni difficili e di record negativi, dopo i tanti successi dal 2013 al 2019.
Marquez e la sfida a Bagnaia
Al Chang Circuit Marc Marquez ha dato ulteriore prova di essere in crescita, andando a insidiare il terzo posto di Pecco Bagnaia nei giri finali. Fortunatamente per il pilota della Ducati Johann Zarco è riuscito a infastidire la manovra di attacco del fenomeno di Cervera, ma il pilota HRC sta dando impressione di poter ritornare pian piano al vertice e magari puntare ad un podio già in questa stagione. “Era impossibile superare Pecco“, ha detto Marquez. “Sia per le sue frenate, sia perché l’accelerazione della Ducati è qualcosa fuori dal mondo“.
Le condizioni di bagnato del Gran Premio della Thailandia hanno facilitato il weekend dell’otto volte campione del mondo. Ma l’omero destro inizia a rispondere perfettamente alle terapie ed entro l’inverno raggiungerà il suo livello ideale. “Sull’asciutto avrei sofferto molto, ma con l’acqua la mia condizione fisica non era un ostacolo e ho potuto fare una gara normale“.
Adesso potrà godersi una settimana di riposo prima della prossima tappa a Phillip Island, dove proverà a migliorarsi ulteriormente e scalare quel processo di crescita che deve coinvolgere non solo il pilota, ma l’intero box Repsol Honda, con Alberto Puig e i vertici HRC desiderosi di rimettere le mano sul titolo iridato nel minor tempo possibile.