Moto GP

Marc Marquez la deve ringraziare: “Mi ha salvato la vita”

Marc Marquez sfoggia una buona prestazione in Thailandia e conclude al 5° posto, ma deve ringraziare un fattore.

Dopo il 4° posto di Motegi Marc Marquez conclude 5° in Thailandia, al termine di una gara sul bagnato che ancora una volta gli ha permesso di rendere al meglio seppure in condizioni fisiche ancora non ottimali. Il braccio destro è in progressiva ripresa, gli consente di avere una posizione in sella più naturale, ma accusa ancora fatica e necessita di massa muscolare dopo i lunghi periodi di stop per infortunio negli ultimi due anni e passa.

Marc Marquez (foto Ansa)

Al Chang International Circuit non solo riesce ad arrivare al traguardo, obiettivo iniziale, ma si riconferma il più veloce del marchio Honda e in attesa di compiere l’ultimo step per insidiare le posizioni di vertice e ritornare sul podio. Ancora una volta il meteo gioca a suo favore, rendendo la pista thailandese meno impegnativa dal punto di vista fisico. “L’acqua mi ha salvato la vita – ha ammesso il campione della Repsol Honda -. Mi ero svegliato male a causa del braccio, ho lavorato tanto in Clinica mobile. Quando ho visto la pista bagnata ho quasi esultato, ho capito che me la potevo giocare“.

Marc Marquez in attesa dell’Australia

Marc Marquez (foto Ansa)

Nei giri finali Marc Marquez ha messo un pizzico di ansia sulle ruote di Pecco Bagnaia, provando a insidiare la sua terza posizione. Ci ha pensato Johann Zarco a salvare capre e cavoli, impedendogli la gioia di centrare il suo centesimo podio in MotoGP e consentendo al collega di marca di involarsi a meno due punti dalla vetta della classifica. “Quando sei dietro ad un pilota Ducati è un problema. Per sorpassare devi essere molto, molto più veloce. Perché frenano davvero forte e, soprattutto, hanno una grande accelerazione“.

Marc sembrava quasi sul punto di riuscirci con la Ducati GP22 di Bagnaia, ma al termine del GP della Thailandia ha ammesso quanto fosse difficile: “Ho raggiunto Pecco ma non sono riuscito a trovare un posto per sorpassarlo. Perché ero solo un po’ più veloce, ma non abbastanza. Se hai una buona velocità e una buona accelerazione, è più facile“. Ma il bilancio finale della gara è più che positivo per il campione di Cervera.

Prosegue la riabilitazione al braccio destro, adesso potrà godersi alcuni giorni di riposo prima di raggiungere l’Australia, prossima destinazione del Mondiale 2022. “Ero un po’ stanco e si notava subito: appena il gomito si alza vuol dire che il braccio non sta lavorando bene, che la stanchezza si fa sentire. Poi sposto maggiormente la posizione dall’altra parte (la sinistra, ndr), dove mi sento più forte“. Marc Marquez conclude: “Il gomito era in una buona posizione, ma oggi non ho guidato molto bene“.

Luigi Ciamburro

Giornalista con la passione dei motori dal 2008. Classe 1980, laureato in Lettere moderne con indirizzo pubblicista.

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