Charles Leclerc finisce nel mirino: l’ex iridato Damon Hill ci va giù duro, il paragone è davvero impietoso
Il sogno di un Mondiale che sembrava potesse essere conquistato, soprattutto dopo le primissime gare, poi l’amara e brusca realtà, tra errori tecnici, ad Imola in Francia, strategie del box Ferrari sbagliate e qualche problema di affidabilità della F1-75. Così Charles Leclerc si è risvegliato dicendo addio alle sue velleità di gloria.
Un finale di Mondiale che non vivrà da protagonista il monegasco, chamato solo a puntellare la seconda posizione nella classifica iridata ed a garantire alla Ferrari quei punti necessari tali da respingere l’assalto della Mercedes nella sezione Costruttori.
Troppo forte la Red Bull, più continuo Max Verstappen che fin qui ha conquistato 11 vittorie salendo sul podio in ben 13 occasioni, numeri che hanno pagato dividendi all’olandese, soprattutto se raffrontati ai soli tre successi e sette podi del numero 16 ferrarista.
Leclerc, peraltro, quando ha commesso errori in pista, è stato il primo ad ammetterli, con mea culpa davanti alle telecamere. Un atteggiamento, questo, che non è stato particolarmente gradito da un ex campione di Formula 1, Damon Hill.
Leclerc, le parole dure di Damon Hill
L’ex campione del mondo, nel paragonare Leclerc con Verstappen, ha punzecchiato il pilota monegasco. “Max aveva 17 anni la prima volta che lo intervistanno e sapeva come comportarsi, trasmette un senso di fiducia e comfort” le sue parole sull’olandese. poi l’affondo su Charles. “E’ intelligente ed affascinante, ma ha addosso una certa ansia“.
Hill ha anche voluto affrontare un paragone con il più grande pilota della Ferrari, Michael Schumacher, peraltro grande rivale proprio del britannico. “Non riesco Michael Schumacher immaginare dire una cosa del genere” ha sostenuto quando Leclerc si è scusato per la prima volta dopo un piccolo errore commesso.
La Formula 1 tornerà in pista nel prossimo week end, con il Gran Premio di Singapore; sono 219 i punti in classifica conquistati dal pilota monegasco che proverà nel tour asiatico – dopo Singapore, si volerà in Giappone – a tornare al successo, che manca addirittura dall’Austria, lo scorso 10 luglio, in casa Red Bull, quando sembrava ancora che la Rossa potesse dire la sua per la conquista del titolo iridato.
