Il bollo auto è una delle tasse dello Stato obbligatorie da pagare, e riguarda il possesso dei veicoli: cosa succede a chi circola con la tassa non pagata
Bollo auto obbligatorio da pagare: una tassa annuale molto poco gradita dagli automobilisti, anche perché legata semplicemente al possesso di qualsiasi veicolo (tranne alcune eccezioni), anche quelli che non vengono utilizzati.
I costi non sono bassi e per quasi tutti gli utenti l’imposta (solitamente riferita alle Regioni) è un salasso antipatico da digerire. Uno dei temi più dibattuti è che non è mai stato chiaro quale sia lo scopo di questa tassa. Anche per questo spesso la politica ha provato a lanciare proposte per una sua abolizione. E’ chiaramente proibito circolare con questa imposta scaduta, e le conseguenze non sono affatto indolori.
Va detto che il bollo auto non comporta l’esibizione di una conferma del pagamento, come accade ad esempio per la revisione. Essendo di fatto un’imposta legata alla persona, le verifiche fanno riferimento al soggetto intestatario del veicolo. Unica eccezione vale per i possessori di motocicli, minicar e veicoli storici, che sono tenuti a dimostrare il pagamento con la regolare ricevuta ad ogni eventuale controllo. La scadenza del pagamento è variabile, quindi occorre fare attenzione e prenderne nota. In caso di mancato pagamento si va incontro alle inevitabili more e sanzioni.
Se si ottempera tra il 15esimo e il 30esimo giorno oltre la scadenza la sanzione è pari al 1,50% dell’importo originario. Ovviamente si sommano gli interessi calcolati sui giorni di ritardo (la percentuale annua è dello 0,3%). Le percentuali salgono, ma per fortuna non di molto: tra il 31esimo e il 90esimo la sanzione sale dell’1.67%, dopo il 90esimo ed entro 1 anno sale al 3.75%. Il problema arriva quando passa un anno di ritardo, in questo caso la sanzione è fissa del 30%.
Se trascorrono tre anni e il pagamento non viene fatto, la Regione di competenza può far scattare il fermo amministrativo dell’auto. Ma non finisce qui: la legge prevede un altro provvedimento molto severo. Trascorsi i tre anni è previsto perfino la radiazione del veicolo dal PRA, il Pubblico Registro Automobilistico. Sia col fermo amministrativo che con la radiazione dal PRA, è impossibile circolare con il veicolo in oggetto, e si va incontro a pesanti rischi: tra questi il sequestro e la confisca del veicolo, oltre una sanzione molto salata.
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