Marc Marquez ritornerà il campione di una volta? Secondo il pilota della Honda tutto dipende da due fattori.
Dopo il grandioso 4° posto di Motegi, preceduto il giorno prima dalla pole position sul bagnato, Marc Marquez vuole riprovarci in Thailandia. Anche se Honda manca l’ascesa sul podio da 15 Gran Premi, si cominciano a intravedere segnali di ripresa dopo il rientro del campione. Peccato che ad Aragon non abbia potuto portare a termine la gara per il doppio contatto alla partenza, ma il fenomeno di Cervera ha dimostrato di essere in pieno recupero.
Il braccio non causa più dolori, ma solo stanchezza, la posizione in moto diventa sempre più naturale, il percorso di guarigione procede ad ampie falcate e raggiungerà la massima stabilità entro il prossimo inverno, così da arrivare in perfetta forma ai nastri di partenza della prossima stagione. Queste ultime gare serviranno soprattutto a mettere massa muscolare in quelle zone del corpo stimolate in sella ad un prototipo MotoGP.
Marquez e le condizioni del braccio destro
Ma il campione invita a tenere bassi gli entusiasmi dopo la gara di Motegi: “Le condizioni da bagnato del sabato mi hanno aiutato a prendermela comoda e a partire dalla pole position. Sono sempre onesto: penso che in un weekend normale avrei chiuso al settimo, ottavo o al nono posto“. In molti si chiedono se Marc riuscirà a ritornare ai fasti antecedenti all’infortunio di Jerez 2020, quando incassava vittorie, record e titoli iridati a ritmo martellante.
Ad apposita domanda l’otto volte campione del mondo risponde che tutto dipenderà da due fattori. “Il livello del braccio e il livello della moto. Le condizioni del braccio continuano a migliorare, questo è certo perché i muscoli stanno diventando più forti“. Ma bisogna fare i conti anche con i tempi che cambiano. “Guidare come nel 2019? Non è più il 2019, è il 2022“, ha replicato Marc Marquez. “Le moto stanno cambiando, l’aerodinamica e il resto Quindi la moto sta diventando sempre più importante in questa nuova MotoGP“.
I sorpassi diventano a volte difficili a causa dell’aerodinamica, le distanze fra i costruttori sono quasi azzerati, ma una cosa è certa: il fenomeno di Cervera ha le stesse motivazioni di quando ha esordito in classe regina nel 2013. “La mia passione e ambizione non sono cambiate dal 2013 e ho lo stesso obiettivo, voglio lottare per il titolo ogni anno. Poi ovviamente ci sono anni in cui ci riusciamo e altri in cui non è possibile. Ma il mio obiettivo è lottare per il Mondiale“.