Alberto Puig, team manager Honda, entusiasta dopo il weekend di Marc Marquez a Motegi: la svolta è iniziata.
Marc Marquez ha partecipato al suo secondo Gran Premio dopo l’ultima operazione al braccio, conquistando una pole position sul bagnato e un ottimo 4° posto che lascia ben sperare per il futuro di casa Honda. Sono ormai 15 i weekend in cui una RC213V non sale sul podio, ma il rientro del campione di Cervera fa risplendere un raggio di sole nel box HRC.
In sua assenza gli ingegneri dell’Ala dorata hanno perso un po’ la bussola dello sviluppo tecnico del prototipo, tanto da scivolare all’ultimo posto nella classifica costruttori. Un’altra stagione da archiviare per HRC, ma è un finale di campionato di decisiva importanza per gettare le fondamenta in vista del 2023. A Motegi Marc Marquez ha fatto un ulteriore step nella riabilitazione fisica, non avverte più dolore, ma solo stanchezza. L’attacco su Miguel Oliveira nei giri conclusivi la dice lunga sulla sua voglia di tornare alla ribalta.
A distanza di tre anni è ritornato a conquistare il miglior crono nelle qualifiche, l’ultima volta era successo proprio al Twin Ring di Motegi nel 2019. Il circuito giapponese ha nascosto un po’ i ritardi tecnici della Honda, ma sicuramente il fenomeno catalano ci ha messo molto del suo. Al rientro dopo il turno di qualifiche c’era un’atmosfera adrenalinica nella scatola HRC. “Siamo molto felici per lui – ha commentato Alberto Puig ai microfoni di Motogp.com -, perché ha passato un brutto periodo… Abbiamo avuto pessimi risultati per tanto tempo e questo ovviamente non cambierà le nostre vite… ma si ricomincia a vedere un po’ la luce“.
C’è sorpresa ma non troppo, quando si ha a che fare con un talento del suo genere. Non è la prima volta che stupisce sia per la velocità in pista che nei tempi di reazione ai vari infortuni e operazioni che ha inanellato da due anni a questa parte. E’ il ritorno definitivo di Marc Marquez? Il team manager del marchio nipponico fa i dovuti scongiuri: “Godiamoci questa giornata, non dirò nulla“.
Anche un carattere apparentemente forte come quello di Alberto Puig non nasconde una certa commozione dopo la pole position del sabato a Motegi. “Quando sei stato un pilota e hai riportato un infortunio, purtroppo lo capisco… È molto difficile quello che ha fatto. Parliamo di livello mondiale. Non siamo qui a gestire il CEV. È molto complicato e solo uno sa quanto è costato“.
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