Una versione decisamente particolare della McLaren: la Artura non può passare inosservata, una vera opera d’arte
Di vetture particolari è pieno il mondo, ma l’ultima novità in casa McLaren farà sicuramente parlare di sé. Impossibile non vederla se si ha davanti quella che è a tutti gli effetti un’opera d’arte.
Si tratta della McLaren Artura, nome che già racchiude in sé il termine arte (unito a futura). Il modello è stato presentato al Chantilly Arts & Élégance Richard Mille, il 25 settembre. Si tratta di un art car realizzata da Nat Bowen. Una vera e propria artista, di origini britanniche, nota al pubblico specializzato per il suo appartenere alla corrente dell’astrattismo e per le sue opere caratterizzate da vivacità. E questo particolare si nota anche nella McLaren Artura, con una livrea iper colorata che riprende i concetti dell’arte della Bowen.
McLaren Artura, l’opera di Nat Bowen
Con la Artura, l’artista ha voluto realizzare un vero e proprio esperimento di psicologia del colore, andando a valutare qual è l’impatto dei colori sulla psiche umana. Per farlo ha utilizzato per superfici esterne del bolide inglese dei pigmenti di resina traslucidi. Si tratta di materiale che va ad assorbire e poi riflettere la luce. In questo modo l’opera d’arte, in questo caso la macchina, diventa un tutt’uno con l’ambiente che lo circonda.
Il modello utilizzato è stato scelto in maniera non casuale: come l’arte della Bowen è innovativa, così la McLaren sfrutta alcune delle tecnologie più avanzate. Si tratta, infatti, del primo modello che offre di serie l’alimentazione ibrida, montando un motore V6 biturbo da 3 litri capace, unito powertrain elettrico, di generare una potenza di 680 cavalli. Le prestazioni ovviamente riflettono queste caratteristiche: ecco allora una velocità massima che può toccare i 330 km/h e la capace di accelerare da zero a cento in appena tre secondi. Potenza e velocità che si ritrovano anche nella versione realizzata dalla Bowen e che ha fatto bella mostra di sé a Chantilly.
Un esemplare che non può passare certo inosservato e che è capace di unire la potenza della McLaren con la bellezza e la vivacità dell’arte di Nat Bowen.