BMW al centro di alcuni rumors riguardanti un eventuale futuro ritorno in F1: l’azienda tedesca ha preso posizione ufficialmente.
Il nuovo regolamento sui motori che verrà introdotto dal 2026 sta aprendo alla possibilità che nuovi costruttori entrino in Formula 1. L’Audi ha già annunciato il suo ingresso con una power unit propria. Presto dovrebbe essere ufficializzata anche la partnership con Sauber, scuderia ormai storica della griglia del campionato e che in questi anni è stata legata a Ferrari come fornitore e ad Alfa Romeo come partner.
Anche la Porsche vuole prendere parte al Mondiale di F1, ma è saltato l’accordo con la Red Bull. Sembrava tutto scontato, invece poi le parti non hanno trovato l’intesa. Comunque, l’azienda tedesca non si arrende e sta valutando di stringere una partnership con un altro team.
Audi e Porsche potrebbero non essere le uniche novità del 2026. Tra le ipotesi c’è anche quella di un nuovo impegno completo della Honda, che nel 2021 aveva annunciato il proprio ritiro e che sta lo stesso supportando la Red Bull con i motori. La collaborazione tecnica durerà fino al 2025, anche se la scuderia di Milton Keynes nel frattempo ha comunque allestito un reparto powertrains facendo grossi investimenti in termini di strutture e di personale.
BMW di nuovo in Formula 1? Arriva la risposta
Ultimamente è trapelata anche l’ipotesi di un ritorno della BMW, che ha già preso parte al campionato sia da costruttore sia da fornitore di motori. Le prime apparizioni in F1 risalgono agli anni Cinquanta e Sessanta. Tra il 1982 e il 1987 ha fornito propulsori alle squadre Brabham, ATS, Arrows e Benetton; invece dal 2000 al 2005 lì ha forniti alla Williams. Nel 2006 ha messo in pista una scuderia propria acquisendo la Sauber, poi verso fine 2009 la casa tedesca annunciò il proprio ritiro e il team fu rivenduto a Peter Sauber.
Andreas Roos, responsabile di BMW M Motorsport, in un’intervista a motorsport.com ha chiarito tutto dopo i rumors emersi sull’ipotetico ritorno: “L’assenza dalla Formula 1 non è un problema per noi, non siamo assolutamente interessati al momento. Bisogna essere realisti. In F1 gli investimenti sono molto elevati e serve avere successo per parecchio tempo per guadagnare un ritorno. Siamo soddisfatti dei progetti che abbiamo nel motorsport”.
Oltre a Roos, anche l’amministratore delegato Franciscus Van Meel ha smentito ogni voce: “BMW non fa sport motoristici per motivi di marketing, vogliamo ricavare qualcosa per la serie e svilupparla assieme. Ecco perché per noi la LMDh è più importante della Formula 1, che è troppo lontana dai nostri obiettivi e dai nostri prodotti di serie M, ma anche troppo lontana sul tema della elettrificazione“.
BMW non sta valutando il rientro in F1, è contenta delle competizioni alle quali sta partecipando già. Per il futuro sta investendo molto sull’elettrico e dunque non c’è alcun piano per il ritorno nel Circus. Alcuni rumors la davano come possibile partner di McLaren, che non si è accordata con Audi, ma non ci sarà nessun accordo.