Negli ultimi anni i granchi sono stati oggetto di studio: il loro sangue evita le infezioni e da loro potrebbero arrivare batterie biodegradabili
La sostenibilità e il tema dell’ecologia è diventato centrale anche nel mondo delle auto. La svolta elettrica è stata ormai impressa, e la ricerca di un sistema sempre più eco-compatibile per le batterie delle auto è diventata una priorità.
Vero che le automobili elettriche non inquinano, essendo a emissioni zero o quasi, ma le batterie necessarie al loro funzionamento possono rappresentare un problema, soprattutto quando devono essere smaltite dopo il loro ciclo vitale. Per questo motivo la scienza sta studiando un sistema per renderle il più possibile sostenibili: una particolare attenzione è rivolta alla natura, con uno studio che si è soffermato sui granchi.
Questi animali marini hanno caratteristiche sorprendenti: si è scoperto che il loro sangue (di colore blu) è un potentissimo anti infiammatorio, e che queste creature possono essere utili anche per altri scopi. Il problema dello stoccaggio dell’energia è cruciale: si lavora sul magnesio, sul sale e qualcuno pensa anche alla sabbia o alla cannabis. L’obiettivo è creare batterie il più possibile compatibili con l’ambiente. In questo senso la funzione dei granchi può essere cruciale.
Gli scienziati della Maryland University, vicino Washington, hanno sperimentato un metodo mai visto prima. La creazione di una batteria allo zinco con un elettrolita (il cuore del dispositivo) completamente biodegradabile e costruito grazie ai gusci dei granchi. La scoperta è stata presentata sulla rivista Matter. In pratica, nella corazza di questi animali è presente una sostanza che può essere l’elemento costitutivo dell’elettrolite, “cuore” di queste speciali batterie.
Quando i dispositivi cesseranno di funzionare perché esauste, potranno essere smaltite molto più facilmente e in maniera totalmente sostenibile. Un’invenzione che arriva dalla natura, e che muove con decisioni i passi verso l’utilizzo dell’automobile con un impatto ambientale molto basso. Non solo le emissioni, ma anche il problema dello smaltimento delle batterie, che riguarda anche tutti gli altri dispositivi elettronici comunemente utilizzati.
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