Amarezza nel box Aprilia dopo il Gran Premio del Giappone: Aleix Espargarò vede allontanarsi la speranza di vincere il Mondiale.
Per Aleix Espargarò è stata una gara beffa quella di Motegi. Non può esserci miglior aggettivo per il pilota di Granollers che era sceso in pista con l’obiettivo di vittoria, invece nel giro di ricognizione è dovuto ritornare ai box per un problema di elettronica. Un errore commesso da un ingegnere Aprilia che raccoglie l’abbraccio di tutto il box: “Sono cose che accadono“, ha commentato amato il catalano. Ma adesso la corsa per il titolo piloti si fa tutta in salita.
Prima del GP del Giappone aveva un gap di 17 punti in classifica da Fabio Quartararo, adesso il distacco è lievitato a 25, quando mancano quattro Gran Premi alla fine (Thailandia, Australia, Malesia e Valencia) e in palio ci sono 100 punti. L’aritmetica è ancora dalla sua parte, il campionato del mondo di MotoGP ha ribadito anche stavolta che tutto può succedere in un fine settimana, ma la partenza dalla pit lane ha demoralizzato inevitabilmente l’ambiente, anche se si continuerà a lottare già fra pochi giorni al Buriram.
Aleix Espargarò doveva scattare dalla sesta posizione in griglia, ma mentre stava effettuando il warm up lap è stato beffato da una mappa di elettronica, costringendolo a rientrare in fretta e furia ai box per salire sulla moto di riserva. Purtroppo la seconda Aprilia RS-GP non aveva la mescola media al posteriore, ma quella soft, e non era stata configurata durante la tre giorni di Motegi. “Ho fatto di tutto, ma è una mappa che precaricano, e poi ho preso la seconda moto e ho capito fin dall’inizio che la moto non avrebbe funzionato“.
Nella gara di Motegi ha perso molto tempo alle spalle della Ducati di Fabio Di Giannantonio e ha concluso al 16° posto, senza portare nessun punto a casa. Doveva essere la gara giusta per avvicinarsi alla testa del Mondiale, invece offre un bilancio finale “disastroso”. Aleix Espargarò si dice certo della vittoria senza quel problema alla centralina: “Potevo vincere con molta calma, non ho dubbi, e potevamo diventare quasi leader. È disastroso“.
Ma il pilota Aprilia non punta il dito contro l’ingegnere che ha commesso l’errore, la squadra gli ha chiesto scusa, lui ha risposto con un caloroso abbraccio. “Sono cose che succedono, ma abbiamo fatto un passo indietro per il campionato… Questo costa molto. L’Aprilia non è la Ducati né la Yamaha né la Honda. Nemmeno io sono Marc Marquez. Essere dove sono mi è costato molto e un errore del genere mi fa incazzare“.
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