Nel team VR46 di Valentino Rossi si prevede un cambiamento per la stagione MotoGP 2023. Ad annunciarlo i vertici di Borgo Panigale.
Ducati sta pianificando da tempo la stagione MotoGP 2023, a fine agosto ha ufficializzato il salto di Enea Bastianini nel team factory, sta rivedendo l’organizzazione tecnica dopo le uscite di alcune figure ingegneristiche, Marco Rigamonti passerà dal team Pramac al team factory, mentre il nuovo team manager della squadra di Paolo Campinoti sarà l’italiano Gino Borsoi, che ha lavorato per oltre un decennio al fianco di Aspar Martinez.
Ci saranno ancora otto moto in pista, dopo i recenti ingressi di Gresini e VR46, la Casa di Borgo Panigale si conferma costruttore di ferro nel campionato MotoGP, aggiudicandosi con largo anticipo il terzo Mondiale Costruttori di fila dopo la vittoria di Enea Bastianini ad Aragon. Ma è previsto un cambiamento di strategia tra le file della squadra emiliana per quanto concerne i prototipi del prossimo anno: infatti sono previste solo 4 moto con specifiche ufficiali e altre 4 con specifiche della stagione precedente, a fronte delle 5 Desmosedici factory attualmente in griglia.
Ducati cambia filosofia con i team satelliti
Il cambio di rotta intaccherà solo il team Mooney VR46 di Valentino Rossi, dal momento che ha a disposizione una Ducati ufficiale per Luca Marini e una non ufficiale per Marco Bezzecchi. Dal 2023, invece, i due alfieri di Tavullia avranno pari trattamento, ci saranno due GP22 per entrambi, potendo contare su una moto che non solo si sta rivelando la più competitiva del momento ma sugli ultimi aggiornamenti che vedremo a fine campionato nel test di Valencia.
A dare notizia di questa scelta aziendale è stato Paolo Ciabatti, direttore sportivo di Ducati Corse, durante il fine settimana al MotorLand di Aragon, ai microfoni del sito specializzato Speedweek.com. “Solo Lenovo e Pramac riceveranno le ultime moto ufficiali del 2023“, ha detto il manager italiano della Ducati. Quindi le Desmosedici GP23 saranno solo per Pecco Bagnaia, Enea Bastianini, Jorge Martin e Johann Zarco.
Il motivo di questa piccola modifica la spiega Davide Tardozzi, team manager della squadra vincitrice del Mondiale Costruttori. “Le Ducati sono forti. Qualsiasi specifica è veloce e può vincere“, ha spiegato Tardozzi. “È meglio se gli altri due team di clienti si concentrano su prototipi collaudati già con molti dati“. Inoltre viene confermato l’arrivo di Gino Borsoi in Pramac anche se manca ancora la nota stampa ufficiale. “Il titolare del team Pramac Paolo Campinoti ha fatto un’ottima scelta. Gino ha molta esperienza“, ha concluso Davide Tardozzi.