Fabio Quartararo incassa uno “zero” pesantissimo ad Aragon, ma oltre il danno anche la beffa: il retroscena raccontato dal campione.
Per Fabio Quartararo il weekend di Aragon si è rivelato una batosta sul morale e soprattutto sulla classifica. Le cadute di Assen e al MotorLand e la sfilza di risultati consecutivi di Pecco Bagnaia hanno ridotto il vantaggio a 10 punti quando mancano 5 GP alla fine del Mondiale. In Yamaha avevano messo in preventivo una domenica complicata, ma uscirne senza punti accende un campanello di allarme.
Alla partenza del GP di Aragon Marc Marquez si mette davanti al campione francese che prova subito a rispondere dopo le prime due curve. La Honda RC-V sbanda al posteriore e, nel tentativo di frenata, Quartararo tampona il rivale e finisce a terra. Costretto a rientrare ai box si fa accompagnare da un marshall in scooter, ma gli imprevisti non sono finiti qui per ‘El Diablo‘.
Quartararo e la seconda caduta ad Aragon
Dopo la caduta le immagini tv mostrano Fabio con abrasioni al petto. La sua tuta si è aperta nella scivolata ed è dovuto ricorrere alle cure del centro medico del circuito, dove gli hanno applicato delle medicazioni. Già lo scorso anno, nella gara in Catalunya, il pilota di Nizza era stato penalizzato per aver percorso gli ultimi giri con la tuta aperta. Subito dopo la caduta ha però riportato un altro piccolo incidente in scooter.
Infatti il marshall che lo stava riportando ai box si è scontrato con un altro scooter e il francese ha rimediato una seconda caduta: “Per fortuna non mi ero tolto il casco“, ha raccontato Fabio Quartararo nel debriefing dopo la gara al MotorLand. “Per fortuna non ho avuto conseguenze in questo secondo episodio, ma penso che il commissario abbia qualche dolore“.
Nel tour de force orientale sarà vietato commettere altri errori e fare i dovuti scongiuri per evitare altri incidenti di gara. L’obiettivo è difendere lo scettro iridato dagli attacchi di Bagnaia, Espargarò e Bastianini, tutti e tre sul podio di Aragon, pronti ad approfittare dell’inconveniente per trarne il massimo profitto. A Motegi la Yamaha avrà un’arma in più, o meglio, un punto a sfavore in meno. Sul circuito giapponese non si corre dal 2019, prima dell’emergenza Covid, quindi Ducati e Aprilia non potranno contare su una gran mole di dati utili per allestire la moto. Fabio Quartararo, invece, riesce ad essere pronto già dopo le FP1.