Alexander Albon, dopo l’intervento e la paura è tutto svanito: il pilota della Williams ha un obiettivo
Alexander Albon se l’è vista davvero brutta. Il pilota thailandese settimana scorsa non ha partecipato al Gran Premio d’Italia, colpa di un attacco di appendicite che l’ha costretto a subire un intervento chirurgico all’ospedale San Gerardo di Monza.
E lì è iniziato un vero e proprio travaglio per il giovane pilota, finito addirittura in terapia intensiva per complicazioni relative all’intervento, con il thailandese che ha accusato una crisi respiratoria. Fortunatamente, però, non vi sono stati altri problemi ed Albon è stato anche dimesso dal nosocomio brianzolo, con il recupero che procede.
L’obiettivo del pilota della Williams è tornare in pista per il Gran Premio di Singapore, in programma domenica 2 ottobre. Due settimane per recuperare appieno ed ottenere il via libera a gareggiare sulla pista asiatica. Non è detto, però, che vi riesca.
Nel frattempo, il pilota ha voluto ringraziare tutti coloro che gli hanno inviato un messaggio di pronta guarigione. Tantissimi, infatti, gli attestati di stima nei confronti del giovane pilota. “A Monza ho accusato un problemino, ma si sono presi cura di me fantastici medici e sono stato fortunato. Spero di tornare a Singapore ma so che non sarà facile” ha detto, per poi ringraziare tutti “per il supporto“.
In questa prima parte di stagione, Albon ha conquistato appena quattro punti iridati con la sua Williams. Una monoposto non performante quella inglese, motorizzata Mercedes, fanalino di coda nella classifica costruttori con appena sei punti conquistati.
Ancora fermo al palo Latifi, gli altri due punti dei sei totali conquistati dalla scuderia li ha ottenuti De Vries a Monza; il pilota olandese ha sostituito alla guida proprio Albon ed ha messo in mostra tutte le sue qualità, chiudendo nono al primo Gran Premio in Formula 1 della sua carriera.
Ed in vista del 2023 sono già iniziate le manovre in casa Williams; Albon, però, non rischia il suo sedile, complice alcune buone prestazioni che hanno convinto la dirigenza del Team. Diverse, invece, le perplessità su Latifi, che potrebbe perdere la monoposto a vantaggio dello stesso De Vries, oppure di Sargeant, ma opzione valida è anche quella che porta a Mick Schumacher.
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