Gigi Dall’Igna, direttore generale Ducati Corse, pronostica la vittoria iridata di un grande talento italiano.
Ducati ha vinto il suo unico titolo MotoGP nel 2007 ai tempi d’oro di Casey Stoner, poi ha affrontato una fase calante sovvertita con l’arrivo dell’ing. Gigi Dall’Igna, direttore generale di Ducati Corse, ha portato ad una impennata nello sviluppo della Desmosedici GP, fino ad arrivare ad essere il prototipo più competitivo in questo momento sulla griglia della classe regina.
La conferma arriva dal trionfo nel Mondiale Costruttori nel biennio 2020 e 2021, in testa anche nel 2022 in questa classifica. Manca la ciliegina sulla torta rappresentata dal titolo piloti. Gli ingegneri di Borgo Panigale hanno forgiato una Rossa non solo veloce, ma sempre più in avanti anche in percorrenza di curva, dove finora è stata seconda alla Yamaha. Con il nuovo telaio evoluzione l’azienda emiliana vuole fare un ulteriore passo in avanti in vista della prossima stagione.
Non solo ciclistica, anzi. Il punto forte di Dall’Igna è stato sempre il motore, la sua potenza, la capacità di primeggiare sui rettilinei, la frenata. Ma da tempo si investe tanto anche sull’aerodinamica, un settore in cui Ducati continua a fare scuola. “Siamo orgogliosi del lavoro svolto in questi anni. Speriamo che questo serva a vincere quello per cui siamo qui. Se non quest’anno, allora il prossimo anno“, ha detto l’ingegnere veneto in una intervista a ‘Mundo Deportivo’.
La sua inedita capacità per il mondo della MotoGP è stata la capacità di osare nella zona grigia del regolamento, come accaduto con il cucchiaio al posteriore o con l’abbassatore anteriore in movimento. In questo secondo caso i costruttori rivali sono riusciti a bandire il dispositivo meccanico nelle riunioni della MSMA tenutesi ad inizio campionato. “Ai raduni della MSMA non mi hanno colpito con il bastone, ma probabilmente con qualcosa di peggio… [ride]. Seriamente, in ogni caso, questa è la vita“.
Adesso Ducati ci prova a conquistare quel titolo che sarebbe più che meritato, si affida a Pecco Bagnaia, dal prossimo anno sarà affiancato da Enea Bastianini. Il pilota torinese ha già sancito un record vincendo quattro GP di fila. “Pecco è un pilota straordinario. Non so se quest’anno, ma è un pilota destinato a scrivere la storia, lo dicono i numeri. I grandi campioni – ha concluso il direttore generale di Ducati Corse – sono coloro che riescono a vincere quando non hanno superiorità tecnica”.
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