La Yamaha non esclude la possibilità di fare un grande cambiamento per il suo futuro in MotoGP: ne parla l’ingegnere Seki.
Fabio Quartararo per rinnovare il contratto ha preteso dei cambiamenti importanti e Yamaha è pronta ad accontentarlo. Ha già iniziato a farlo nel recente test MotoGP a Misano, dove ha portato in pista una M1 con un motore più performante di quello attuale. Lui si è detto molto soddisfatto del lavoro svolto per migliorare un difetto della moto.
Nei test pre-campionato non aveva nascosto la sua delusione per il mancato progresso della Yamaha a livello di propulsore. Nel 2021 aveva chiesto di intervenire e non ci sono state le risposte che si aspettava. In rettilineo la M1 è la moto meno veloce e ci sono piste nelle quali soffre particolarmente.
Nonostante questa situazione, il francese è in testa alla classifica della MotoGP ed è il favorito per la conquista del titolo. Non sarà semplice, dato che Francesco Bagnaia è decisamente in forma con la Ducati e si è portato a 30 punti di distanza. I giochi sono aperti.
Yamaha nel 2023 si presenterà con un motore migliore, consentendo a Quartararo e Morbidelli di essere più competitivi sul dritto. Per arrivare a questo risultato la casa di Iwata ha fatto investimenti nel reparto motoristico, assumendo anche nuovi tecnici. Tra questi Luca Marmorini, che ha un passato in F1 con Ferrari e in MotoGP con Aprilia: è un consulente prezioso per avere una svolta.
Il propulsore del 2023 sarà ancora un quattro cilindri in linea, però per il futuro è anche emersa l’ipotesi di passare a un V4. Al momento non c’è nulla di concreto, però tra un po’ di anni non è da scartare una grande rivoluzione.
Kazutoshi Seki, project leader Yamaha, ne ha parlato a MotoGP.com: “Yamaha ha provato la moto 2023 e pensiamo che possa essere competitiva. C’è ancora del margine con il quattro cilindri in linea. Se penseremo che un’altra architettura di motore offra più vantaggi, ne terremo conto“.
Ancora avanti con il tipo di propulsore attuale, dunque, però l’idea di fare un grande cambiamento non viene esclusa. Seki è molto chiaro su questo punto. Intanto in Yamaha cercheranno di migliorare il più possibile il motore per il 2023 e poi per il futuro si valuterà se sarà necessario intraprendere un’altra strada più rivoluzionaria.
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