SuperBike

SBK, Alvaro Bautista attacca Rea: “Era da bandiera nera”

Alvaro Bautista critica il comportamento di Jonathan Rea in gara-2, Ducati fa ricorso alla Corte d’Appello FIM.

La Superbike ha regalato un altro fine settimana carico di emozioni sul circuito di Magny Cours. Ma anche una lunga scia di polemiche che proseguiranno almeno fino al prossimo round in Catalunya del 23-25 settembre. Jonathan Rea perde terreno in classifica e la seconda posizione, superato da Toprak Razgatlioglu, ma nel post gara è Alvaro Bautista a prendere la scena dei riflettori.

Alvaro Bautista (foto LaPresse)

In gara-1 lo spagnolo della Ducati conquista la vittoria e approfitta della doppia caduta di Rea e Razgatlioglu, con il turco che centra comunque la zona punti all’11° posto dopo una grande rimonta dal fondo. Il Mondiale SBK sembrava quasi sancito con Alvaro a oltre 50 punti di vantaggio, primato riconfermato con il 2° posto nella gara sprint di domenica mattina. Ma le soprese arrivano al pomeriggio.

Alvaro Bautista accusa il rivale

Jonathan Rea (Ansa Foto)

In gara-2 Toprak va subito forte, intenzionato a prendersi la vittoria mancata nel primo round del weekend francese per un problema ai freni. Alle sue spalle si danno battaglia Jonathan Rea e Alvaro Bautista ma al secondo giro avviene un contatto che mette ko l’ex alfiere della MotoGP. Il nordirlandese resta in piedi e chiude al 5° posto, guadagnando 11 punti che lo tengono ancora a galla nella corsa al titolo mondiale.

Ma il tocco viene ritenuto volontario dagli uomini Ducati che hanno pensato di fare appello alla Corte d’Appello FIM a Mies, nei presso di Ginevra, ritenendo la sanzione a Jonathan Rea troppo blanda. Per Alvaro Bautista il rivale della Kawasaki avrebbe meritato la bandiera nera. “La stessa cosa che è successa a me: non far finire la gara. Anche perché non è questione di punti o di campionati, ma di sicurezza. Per fortuna non mi sono fatto nulla – ha spiegato lo spagnolo -. Oggi l’ha fatto apposta. La commissione sicurezza non può accettare un tale evento“.

Parole amare quelle del leader del campionato che resta in testa con 30 punti di vantaggio sul diretto inseguitore Toprak Razgatlioglu. “Lui sa cosa è successo, lo so anche io, per fortuna non mi sono fatto male“, ha aggiunto Bautista. “Penso che sappia cosa ha fatto e cosa voleva fare. Non ho niente da dirgli. Abbiamo visto che qui era veloce e poteva vincere, ma questo comportamento non è quello di un vero campione“.

 

Luigi Ciamburro

Giornalista con la passione dei motori dal 2008. Classe 1980, laureato in Lettere moderne con indirizzo pubblicista.

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