Al termine della due giorni di test Irta tenuti a Misano il 6-7 settembre Fabio Quartararo svela un retroscena importante.
Fabio Quartararo ha lasciato il circuito ostico di Misano con il miglior crono nella classifica combinata dei due giorni di test Irta. Il 6-7 settembre la classe regina è ritornata in pista all’indomani della gara domenicale, per testare nuove componenti e cominciare a pianificare le moto per la prossima stagione. In casa Yamaha si lavora soprattutto sul motore, un’area intensificata con l’arrivo dell’ingegnere Luca Marmorini, con un passato in F1 con Ferrari e Toyota e in MotoGP con Aprilia.
Da un anno il campione francese lamentava carenza di cavalli per il 4 cilindri in linea della M1, tanto da minacciare di non rinnovare il contratto con la Yamaha. Ricevute le dovute garanzie tecniche ha deciso di proseguire con il marchio giapponese anche nel prossimo biennio e durante il test di San Marino sono arrivate le prime risposte che da Iwata gli avevano promesso, con la sua freccia blu che inizia a vedere alzarsi l’asticella della velocità massima.
Quartararo e la promessa Yamaha mantenuta
Non solo motore, ma anche un nuovo telaio è stato al vaglio di Fabio Quartararo nel test IRTA, oltre ad alcune modifiche di aerodinamica. Ma ovviamente l’attenzione è andata principalmente a top speed e accelerazione, dove i tecnici Yamaha hanno sicuramente compiuto degli importanti passi in avanti, anche se non è ancora abbastanza. Da qui alla prossima preseason ci sarà tempo per compiere ulteriori step.
Felice e soddisfatto il pilota di Nizza, un po’ meno per il risultato raccolto in gara: “La mia priorità era sapere cosa vogliono fare con questo motore, perché sono qui da quattro anni e il motore è sempre quasi simile – ha detto Fabio Quartararo a Sky Sport MotoGP -. Abbiamo discusso con la Yamaha perché non voglio restare con la stessa moto per l’anno prossimo. Mi è stato promesso e speriamo che si possa migliorare sempre di più“. Più difficile trarre conclusioni immediate sul nuovo telaio della Yamaha M1, ma ai box sembra affiorare una nuova mentalità.
Lin Jarvis e i suoi uomini vogliono blindare il loro primato in classifica piloti e tentare l’assalto alla Ducati nel Mondiale Costruttori. “Ora le facce nel box non sono più appagate, ma vogliono ancora fare meglio e questo mi dà motivazione“. 30 i punti di vantaggio sull’inseguitore Pecco Bagnaia, ancora sei le gare in cui stringere i denti e sferrare la zampata vincente non appena sarà possibile.