Lewis Hamilton non trattiene la rabbia per quanto accaduto: gli era già successo

Lewis Hamilton non nasconde la propria rabbia per quanto accaduto: per il pilota Mercedes  era già successo

Ci ha creduto Lewis Hamilton, ha visto la possibilità di vincere in Olanda. Il pilota della Mercedes ha assaporato il ritorno sul gradino più alto del podio, grazie ad una strategia ad una sosta e a gomme bianche che sulla W13 rendevano al massimo.

Lewis Hamilton
Lewis Hamilton (Ansa Foto)

Tutto svanito a causa della safety car provocata dal problema avuto da Bottas con la sua Alfa Romeo Sauber parcheggiata in pieno rettilineo. Un evento al quale la Mercedes non ha saputo reagire in maniera rapida: pit stop per Russell, così come per i rivali Verstappen e Leclerc, Hamilton lasciato fuori con le gomme usate. Una strategia che ha penalizzato in maniera evidente il sette volte campione del mondo che via radio non ha assolutamente nascosto il suo disappunto, mostrando tutta la sua frustrazione per una gara compromessa.

La sua penalizzazione è stata evidente: superato in partenza da Verstappen, ha dovuto poi cedere il passo anche a Russell e Leclerc. Così a fine gara Hamilton ha mostrato tutto il suo dispiacere.

Hamilton, che rabbia: “Come ad Abu Dhabi”

Hamilton e Verstappen
Hamilton e Verstappen © LaPresse

Nel post gara, come riportato da ‘motorsport.com’, Hamilton ha evidenziato la sua delusione per quanto accaduto: “Oggi sono tanti gli aspetti positivi: ho vissuto una montagna russa di emozioni. Ero vicino a vincere la gara e vederla fuggire via è stato doloroso. Quanto vissuto qui mi ha ricordato l’ultima gara dello scorso campionato. E’ stato un dejà-vu che mi ha provocato questa rabbia“.

Nonostante la rabbia però Hamilton non manca di evidenziare gli aspetti positivi del GP olandese. Una W13 che ha trovato prestazioni e che è ormai sembra aver raggiunto la Ferrari in termini di competitività in gara. Per questo l’inglese sottolinea: “La monoposto andava alla grande. Non solo in gara, per tutto il weekend ho avuto sensazioni fantastiche. Avrei potuto partire dalla prima fila e in gara, se non ci fosse stata la safety-car, avrei potuto giocarmela“.

Ecco allora che il 37enne di Stevanage vuole guardare avanti con ottimismo: “Non voglio che quanto accaduto mi abbatta: voglio continuare a spingere, la vittoria prima o poi arriverà“.

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