Inaki Rueda racconta cosa è successo in occasione del primo pit stop di Carlos Sainz nella gara del GP d’Olanda di F1.
La stagione 2022 della Ferrari è stata caratterizzata da diversi errori, alcuni compiuti dal team e altri dai piloti. Sono tanti i punti buttati via per sbagli evitabili.
Charles Leclerc e Carlos Sainz potrebbero avere più punti in classifica e la scuderia di Maranello sarebbe in una situazione migliore nel campionato costruttori. La Red Bull magari sarebbe comunque avanti, però con un distacco minore.
Ormai è inutile guardare indietro, se non per provare a migliorare in futuro. Quel che è stato è stato e la corsa ai titoli mondiali è compromessa. Bisogna lavorare sodo affinché determinati episodi non si verifichino nuovamente, anche perché la concorrenza certi errori non li commette ed è importante essere perfetti o quasi per vincere.
F1 GP Olanda: Inaki Rueda sulla sosta di Carlos Sainz
In occasione della recente gara di F1 in Olanda c’è stata un’altra situazione negativa in casa Ferrari. Durante il primo pit stop di Sainz la gomma posteriore sinistra è arrivata molto in ritardo e così il pilota ha perso moltissimo tempo. La sosta è durata ben 12,7 secondi, un’eternità.
Inaki Rueda, responsabile delle strategie del team, ha commentato quanto successo a Zandvoort: “Ogni sosta prevede due chiamate, una al pilota e una ai meccanici. La chiamata a Carlos non è stata problematica, mentre quella ai meccanici ha avuto qualche intoppo perché solitamente hanno 23-24 secondi di preavviso. Questa volta ne hanno avuti 17”.
Oltre alla tempistica della chiamata, probabilmente non ha aiutato neanche il fatto che la pitlane del circuito sia più stretta e ciò ha impedito all’addetto della posteriore sinistra di prendere velocemente la sua posizione. Rueda spiega: “Il poco spazio disponibile ha fatto sì che lui abbia dovuto circumnavigare tutta la pit-crew per arrivare al suo posto”.
Una situazione un po’ particolare, Sainz è stato certamente molto sfortunato. I 12 secondi della pit stop sono stati un grosso danno per lui. Chiaramente anche le soste devono essere oggetto di miglioramento da parte della Ferrari, perché sono già capitati rallentamenti evitabili. È in arrivo il GP d’Italia e si spera che a Monza non ci siano nuovi intoppi.