Bollo Auto, quando si può evitare di pagarlo: se la acquistate non dovrete preoccuparvi più di tanto

Il Bollo Auto è una delle spese a cui bisogna far fronte necessariamente quando si possiede un’Auto. Tuttavia, esistono alcune eccezioni.

L’acquisto e il possesso di un’Auto comportano sempre una serie di spese a cui bisogna necessariamente far fronte se vogliamo viaggiare in tutta tranquillità sia dal punto di vista tecnico che legale.

Manutenzione, riparazione, benzina, assicurazione, bollo, queste sono i principali costi da cui non possiamo proprio esimerci dal pagare, anche se, per il Bollo Auto, sono previste alcune eccezioni che vi danno la possibilità di risparmiare sulle spese e che vi permettono di stare tranquilli, almeno per qualche anno come minimo.

Bollo Auto, come si calcola

Il Bollo Auto non è altro che la tassa di possesso di un veicolo. Per il suo calcolo bisogna tenere in considerazione determinati parametri, quali la potenza effettiva della vettura espressa in kilowatt e la sua classe ambientale.

Tali valori si possono individuare sul libretto di circolazione dello stesso veicolo. Per le Auto Euro 0 l’importo da pagare sarà pari a 3 euro per ogni kW di potenza. Se la potenza è superiore a 100 kW, si dovranno aggiungere all’importo complessivo 4,50 euro per ogni kW in più.

Per le Euro 1 il rapporto è di 2,90 euro per kW entro 100 kW. Se il proprio veicolo ne ha di più, bisognerà sommare al totale 4,35 euro per kW aggiuntivo. Stesso importo entro i 100 kW di potenza anche per le Euro 2, con la differenza che per ogni kW sopra la soglia dei 100 si dovrà sborsare 4,20 euro per ogni kW supplementare.

Per le Euro 3 si parte da 2,70 euro per kW. Dopo i 100 kW, ci sarà un costo extra di 4,05 per kW. Tariffa più bassa, invece, per le Euro 4, 5 e 6, che hanno un rapporto di 2,58 euro/kW e di 3,87 euro/kW sopra i 100 kW di potenza.

Insomma, in determinati casi, l’esborso per il bollo di un’Auto può raggiungere cifre considerevoli. Basti pensare ad un Suv particolarmente potente o di una supercar che comportano costi sostenibili soltanto per pochi “eletti”.

Tuttavia, in determinati casi, non è obbligatorio pagarla e, come si può intuire dagli stessi importi sopra indicati, c’entrano anche le emissioni di CO2.

Quando non è obbligatorio pagare il Bollo

Chiaramente, non possiamo evitare di pagare i costi per riparare e mantenere un veicolo se vogliamo continuare ad utilizzarlo. Allo stesso modo, anche l’assicurazione è uno di quei costi a cui proprio non si può rinunciare se utilizziamo l’Auto. Nel caso del bollo, però, esistono alcune eccezioni.

In particolare, non devono pagarlo tutti coloro che, facendone richiesta, usufruiscono della legge 104 e cioè tutti coloro che soffrono di handicap – accertato tramite certificato ufficiale – tra quelli previsti dalla normativa e dei loro familiari fino al terzo grado a seconda dei casi.

Tuttavia, va sottolineato che bisogna prestare attenzione al tipo di vettura: non sono ammesse esenzioni per i proprietari di veicoli con cilindrata superiore ai 2.000 cc e quelli a Diesel con cilindrata maggiore di 2.800 cc.

Niente bollo poi anche per le vetture che hanno superato i trent’anni dall’immatricolazione, anche se nel caso di Auto ultratrentennale circolante su strade pubbliche bisogna corrispondere una tassa di circolazione forfettaria valida per un anno solare.

Per le vetture di interesse storico e collezionistico di età compresa tra 20 e 29 anni, invece, c’è il dimezzamento del bollo previo Certificato di Rilevanza Storica e Collezionistica rilasciato dall’Automotoclub Storico Italiano (ASI) e Registri di Marca. Inoltre, tale riconoscimento deve essere indicato sul libretto di circolazione.

Infine, non si è obbligati a pagare il bollo qualora fossimo in possesso di un’Auto elettrificata, anche se l’esenzione ha una validità limitata: di 3 anni per le ibride e 5 per le 100% elettriche, a seconda della Regione di appartenenza. Alcune Regioni, infatti, prevedono che il bollo non sia obbligatorio per l’intera durata del veicolo.