In Italia il tuning Auto ha un ampio seguito, con numerosi appassionati che ogni anno organizzano raduni a tema. Ma cosa prevede la legge?
Alcuni hanno sempre coltivato questa passione, ad altri invece gli è venuta guardando i film della saga di Fast and Furious, ma insomma, i fan del tuning ci sono sempre stati e continueranno ad esserci, tra chi modifica l’Auto per renderla più bella e grintosa esteticamente e chi, addirittura, ne migliora le performance.
Attenzione però: in Italia, così come in altri Paesi, la materia è ben disciplinata dal Codice della Strada che impone una serie di regole da rispettare se non si vuole correre rischi di ricevere sanzioni.
Tuning Auto: quali modifiche sono consentite
Innanzitutto, si può chiarire subito il fatto che sì, è possibile modificare il proprio veicolo e, dunque, è una pratica legale, anche se bisogna stare attenti a dove si interviene. L’importante è seguire le normative del Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture in materia che distingue quali modifiche sono legali e quali no.
Sul piano estetico, è possibile installare nuovi spoiler, minigonne e appendici aerodinamiche purché esse non aumentino eccessivamente il volume del veicolo e, di conseguenza, non intralcino la visibilità degli automobilisti. In questo caso non c’è neanche bisogno di sottoporre lo stesso veicolo a collaudo. I paraurti, tuttavia, si possono sostituire soltanto con altri messi a listino dal costruttore.
Ben diverso, invece, il discorso relativo ai fari. Essendo di particolare importanza per la sicurezza stradale, essi, infatti, devono necessariamente essere cambiati da uno specialista, nonché sottoposti ad omologazione.
È poi possibile applicare una pellicola oscurante sui cristalli, ma esclusivamente per finestrini posteriori e lunotto. C’è poi una disciplina ad hoc per quanto concerne il tuning audio e video.
In questo caso, è possibile sostituire gli impianti di serie con alcuni più aggiornati e potenti. Tuttavia, bisogna sempre rispettare i limiti sonori massimi di accettabilità in termini di decibel, pena: una multa compresa tra i 41 e i 169 euro.
Un altro intervento che potrebbe fare gola agli appassionati di tuning è quello di abbassare l’assetto dell’Auto. Tuttavia, è consentito soltanto attraverso l’utilizzo di specifici kit ufficiali della casa costruttrice che, a sua volta, solitamente ammette una variazione massima di 15 mm rispetto all’altezza da terra predefinita. Di fatto, il montaggio di altri tipi di sospensioni non è consentito.
Altrettanto ambito e generalmente più visto in strada è poi la sostituzione di cerchi e gomme che, però, devono rispettare le indicazioni del libretto di circolazione.
Ma ci sono anche casi in cui lo stesso costruttore preveda altre omologazioni e, quindi, se interessati ad altri standard e misure, chi vuole può provvedere a farsi aggiornare il libretto. Aggiornamento del libretto richiesto anche per modifiche ai freni.
Stesso discorso si può applicare altresì su cerchi aftermarket, purché il costruttore rilasci un nullaosta e ci si rechi in motorizzazione per far registrare le nuove misure, dopo aver ottenuto una relazione specifica in cui il gommista che le ha montate ne attesti la totale regolarità.
Per quanto riguarda lo scarico, di tutto l’impianto può essere sostituito soltanto il terminale, fermo restando la relativa omologazione e validità tramite certificato e placchetta identificativa.
Infine, arriviamo al motore e, qui, è bene dire subito che non sono ammesse modifiche che ne aumentino le prestazioni. Gli unici interventi consentiti sono quelli che prevedono l’installazione di un impianto a GPL o metano.
Le sanzioni per le modifiche illegali
E se si installa una componente non omologata per sbaglio, cosa si rischia? Come anticipato, qui entra in gioco il Codice della Strada, che, di fatto, non pone distinzioni tra modifiche illegali “involontarie” e volontarie.
Pertanto, bisogna sempre accertarci che tutte le nuove componenti che si vogliono montare sulla propria Auto siano regolari al 100%, nonché seguire tutte quelle procedure necessarie per ottenere l’omologazione stradale.
Dunque, guidare un’Auto con modifiche illegali è assolutamente da evitare, poiché si rischiano sanzioni dai 422 euro a salire. In più, si rischia anche il ritiro del libretto di circolazione del mezzo per un tempo che può variare a seconda delle “aggravanti” del caso. In circostanze estreme, si può arrivare persino al ritiro definitivo dello stesso libretto.
Di fatto, sono soltanto due i casi in cui si può circolare su strada con un’Auto “illegale”: se essa è trasportata tramite rimorchio o carroattrezzi e, ovviamente, in pista, dove non vigono le stesse regole in materia del Codice della Strada.