Ferrari, Binotto non cerca alibi: “E’ stata più forte di noi”

Mattia Binotto difende la Ferrari dopo l’opaca prestazione di Spa e prova ad analizzare la netta supremazia della Red Bull

Una debacle. La Ferrari esce non bene dal GP di Spa. La supremazia della Red Bull è stata schiacciante con Max Verstappen scatenato: l’olandese è partito dal quattordicesimo posto, appena una posizione davanti a Leclerc, ma è stato capace non solo di vincere la gara ma di farlo con un distacco cospicuo sul compagno di squadra Perez e su Carlos Sainz. Leclerc, invece, si è dovuto accontentare del sesto posto.

Binotto
Binotto © LaPresse

Il monegasco, complice anche un po’ di sfortuna con il pit stop anticipato al via per la visiera a strappo che si è incastrata nella monoposto numero 16, ha finito al quinto posto in pista ma è stato penalizzato per aver superato i limiti di velocità nella corsia ai box.

A provare a dare una spiegazione è Mattia Binotto che a ‘Sky Uk’ difende la strategia della Ferrari per Leclerc, fermato a due giri dalla fine per provare a prendersi il punto addizionale che va a chi fa il giro veloce. “Tutte le soste comportano dei rischi. Ma la scelta della squadra è stata coraggiosa e va sostenuta. In F1 serve coraggio per guadagnare qualcosa. Il margine con Alonso era stretto, ma sapevamo che avremmo sfruttato il DRS per sorpassarlo e questo avrebbe dato una mano anche con il giro veloce”.

Ferrari, Binotto cerca una spiegazione: “Non c’entra la nuova direttiva”

Mattia Binotto
Mattia Binotto © LaPresse

Purtroppo però c’è stata l’infrazione, dovuta anche ad un problema tecnico: “Abbiamo superato il limite di 0,1 km/h ed è accaduto perché la visiera a strappo di Verstappen ha causato problemi ai sensori utilizzati per controllare la velocità in pit line. Questo ci ha costretto ad utilizzare una soluzione alternativa che ha escluso il controllo della velocità ai box. Non per questo – ha ribadito il team principal Ferrarinon bisognava avere il coraggio di provarci: se la squadra ha deciso di farlo, era la scelta giusta”.

Problema di Leclerc a parte, Binotto prova a cercare una spiegazione per la prestazione non positiva della Ferrari e per la grande performance della Red Bull. Il manager esclude che possa essere l’effetto della nuova direttiva TD39, la normativa anti-porpoising: “Ha influito sulla nostra monoposto in maniera trascurabile. Non è questa la risposta alle nostre mancanze oggi. Su questa pista serve grande efficienza aerodinamica e di power unit: la Red Bull aveva oggi il pacchetto migliore”.

Ad incidere anche il consumo degli pneumatici: “I nostri degradavano subito. Dobbiamo analizzare le ragioni per migliorare la situazione. Questo weekend la Red Bull è stata semplicemente più forte di noi”.

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