Quando siamo in Auto bisogna rispettare tutte le regole previste dal Codice della Strada, anche quelle meno note.
Prendere una multa non è mai piacevole. Essa infatti ci costringe a pagare determinate somme e, in certi casi, persino costarci la patente. Certo è che se non si vuole rischiare, bisogna attenerci al Codice della Strada, ordinamento massimo che disciplina il comportamento che bisogna mantenere quando ci troviamo alla guida, nonché tutti quei casi che prevedono sanzioni ed eventuali ricorsi.
Ma conoscerlo in tutta la sua interezza è compito assai arduo e, perciò, può capitare di ricevere una multa per un motivo, legittimo, che ignoravamo. Sicuramente, dopo averla pagata, avremo imparato la lezione, ma, come dice il famoso detto, “meglio prevenire che curare”.
Innanzitutto, è bene premettere che la portata di una sanzione va di pari passo con la gravità dell’infrazione. Minore è la sua “rilevanza”, minore sarà la somma di denaro da pagare e viceversa.
Ad esempio, il semplice eccesso di velocità per una manciata di km/h ci può costare fino ad un massimo di 168 euro, ma se eccediamo di oltre 60 km/h rispetto al limite consentito l’importo della multa sarà ben maggiore, arrivando a superare quota 3.000 euro.
Inoltre, in questi casi, è prevista anche la sospensione della patente da 6 a 12 mesi e, se ci sono ulteriori aggravanti, scatta la revoca della stessa licenza.
Per non parlare dei casi di guida sotto effetto di alcol o droghe. Qui si rischia il penale e il carcere, oltre alle sanzioni pecuniarie e sospensione/revoca della patente.
Insomma, il Codice della Strada prevede una serie pressoché infinita di infrazioni che si possono verificare, con le relative sanzioni. Tuttavia, non tutte sono standard e si applicano “in automatico”.
Oltre a varie ed eventuali aggravanti, infatti, le autorità, nel redigere un verbale, tengono conto di altri aspetti. Uno su tutti, che forse non tutti conoscono, è che l’importo da pagare stabilito per una multa per eccesso di velocità varia a seconda dell’orario in cui è stata rilevata l’infrazione.
A sancirlo è una modifica all’articolo 195 del Codice della Strada introdotta nel 2009, decisa con l’obiettivo principale di ridurre il numero di morti nelle fasce orarie notturne specialmente nei weekend. Il venerdì, il sabato e la domenica possono essere giorni in cui, soprattutto di sera, è facile “alzare il gomito”.
Ma chi si mette alla guida in stato di ebbrezza, rappresenta un rischio per loro stessi, gli eventuali passeggeri e le altre persone che frequentano la strada in quelle ore e, per questo, guidare in queste condizioni è severamente vietato dalla legge. Da qui la nuova regola.
Nel dettaglio, l’articolo 195 aggiornato stabilisce che, se la sanzione viene comminata ad un’ora compresa tra le 22 e le 7, l’importo della multa può essere aumentato di un terzo rispetto a quello previsto in orario diurno.
Dunque, facendo qualche calcolo, se riceviamo una multa per aver superato i limiti di velocità di non oltre i 10 km/h di giorno, l’importo massimo da pagare sarà di 168 euro, ma se l’infrazione è commessa in orario notturno, esso aumenterà fino a 224 euro.
Mentre se viaggiamo ad superiamo i limiti di oltre 60 km/h tra le 22 e le 7, la cifra da pagare massima non sarà di 3.287 euro come previsto in orario diurno, bensì di 4.382 euro.
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