Hamilton torna a parlare del GP di Abu Dhabi 2021: ha vissuto qualcosa di molto difficile da accettare e ha sentito le conseguenze per settimane.
Non è stato semplice per Lewis Hamilton superare quanto successo all’ultima gara dello scorso campionato. Aveva dominato e sembrava ormai a un passo dall’ottavo titolo mondiale, un record, ma i suoi piani sono stati rovinati. A Yas Marina è avvenuto qualcosa che resterà nella storia della Formula 1.
Il controverso operato del direttore di gara Michael Masi lo ha danneggiato, aiutando Max Verstappen a soffiargli la corona iridata all’ultimo giro. Vero che anche la Mercedes avrebbe potuto cambiare le gomme come la Red Bull, però seguendo il regolamento quella corsa avrebbe dovuto terminare con la Safety Car. Il race director prese una decisione che ha poi spinto la FIA a fare un’indagine e a chiarire le regole.
Masi non c’è più e anche Hamilton in un primo momento aveva pensato di non correre nel 2022. La delusione e la rabbia accumulate nel Gran Premio di Abu Dhabi lo avevano spinto a riflettere sul ritiro, ma poi ha prevalso la voglia di riscatto e di conquistare l’ottavo mondiale. Quest’anno non può farcela a vincere, dato che non ha una monoposto abbastanza forte, però ci proverà nel 2023.
F1, Hamilton ricorda il GP Abu Dhabi 2021
Hamilton in un’intervista all’emittente belga RTBF è tornato a parlare dell’amarezza vissuta dopo la bandiera a scacchi della gara di Abu Dhabi nel 2021: “Mi è crollato il mondo addosso. Non potevo elaborare bene quanto successo e le emozioni che stavo provando. I sentimenti erano difficili da gestire”.
Il sette volte campione del mondo di Formula 1 è contento di aver reagito alla grande delusione, di non aver mollato e di aver ripreso a fare ciò che più ama. Scendere dalla macchina dopo quella corsa a Yas Marina non è stato semplice, però ha avuto il comportamento giusto: “Qualcosa dentro mi ha detto che dovevo rialzarmi. Non conta come cadi, ma come ti rialzi. Ero consapevole che davanti al teleschermo ci fossero bambini e sapevo che le mosse che avrei potuto fare avrebbero potuto impattare positivamente sulla loro crescita”.
Hamilton è contento di non aver detto addio alla F1, anche perché consapevole di non avere colpe per quanto successo ad Abu Dhabi: “Sono orgoglioso di come ho agito, anche se ero rimasto stupito da quello che era avvenuto. Ma sono un pilota, ero dentro la macchina e non potevo controllare ciò che succedeva all’esterno”.