L’utilizzo dell’aria condizionata in Auto può nascondere qualche insidia: è necessaria una procedura, se non viene svolta vi possono essere rischi
L’abitacolo dell’auto, soprattutto per chi è chiamato ad un utilizzo quotidiano, è bene che sia sempre pulito ed igienizzato. All’interno, infatti, possono annidarsi germi e batteri ed una cattiva manutenzione a livello igienico può essere dannosa per la nostra salute.
Se è buona usanza effettuare il lavaggio interno periodicamente, con prodotti specifici o anche solo recandosi presso gli autolavaggi, è fondamentale anche pulire tutti i filtri presenti in auto, soprattutto quelli di riciclo dell’aria e di ventilazione.
Già, ma qual è il loro scopo? Il sistema di condizionamento dell’aria, di fatto, è quello che porta la suddetta alla temperatura desiderata, refrigerando l’ambiente soprattutto d’estate quando questa viene selezionata sul freddo. Il sistema di filtraggio, invece, ha la funzione di purificare il flusso il più possibile, catturando e trattenendo tutte le impurità presenti nell’aria che entra dall’esterno dell’abitacolo.
Una funzione, insomma, fondamentale, un muro per quei microrganismi che, se invece dovessero entrare, potrebbero inficiare sull’atmosfera all’interno della vettura stessa, danneggiando ovviamente i passeggeri ed il conducente. Nelle bocchette del climatizzatore, infatti, spesso sostanze nocive e batteri si annidano con frequenza, provocando anche seri problemi di salute.
Batteri nei fltri sporchi: quali sono e cosa provocano
Uno studio inglese ha svelato quali sono i batteri che maggiormente si annidano nei filtri dell’aria condizionata. Il più comune, scovato in ben 8 dei 15 filtri analizzati, è il Bacillus licheniformis, associato al terreno ma anche agli uccelli che può provocare anche intossicazioni alimentari.
Non provoca malattie, invece, il Bacillus subtilis, secondo tra i batteri più trovati. E’ noto, però, per causare addirittura la setticemia in pazienti che hanno già altre patologie.
Senza dimenticare come l’inalazione di aria “sporca”, soprattutto derivante dai gas di scarico delle altre auto, alla lunga può anche portare fino a giramenti di testa.
Filtro aria: come si pulisce ed ogni quanto
I filtri dell’aria condizionata vanno controllati almeno una volta l’anno, oppure ogni 10mila km per evitare che si danneggino troppo compromettendo il loro utilizzo. La pulizia, alla lunga, può non essere sufficiente ed in questo caso si deve procedere alla sostituzione presso le officine.
Per la pulizia dei filtri sarà necessario procedere con l’estrazione di esso dalla sua ubicazione per poi pulirlo con aria compressa oppure utilizzando un aspirapolvere. Una schiuma igienizzante spruzzata nei condotti di aspirazione della ventola è il metodo “fai da te” per igienizzare in maniera approfondita in autonomia i filtri dell’aria condizionata. Questa si acquista in bombolette pressurizzate; sono dotate di una sonda che va infilata nelle bocchette di areazione dell’auto. Basterà, poi, spruzzare questa schiuma all’interno fino a che non raggiungerà l’esterno della stessa. Si deve poi aspettare che si asciughi completamente prima di poter accendere nuovamente il condizionatore.
Non solo il filtro: come pulire le bocchette
Ovviamente, non è sufficiente pulire solo il filtro dell’aria, ma anche le bocchette, il veicolo attraverso cui l’aria entra nell’abitacolo. Ma come si puliscono? E’ necessario utilizzare una spugna con del detergente in ogn singolo interstizio per ognuna delle bocchette presenti. Effettuata questa operazione, si dovrà attendere la completa asciugatura del prodotto prima di mettere in funzione il condizionatore. Anche l’aria compressa si può utilizzare ma non è la migliore soluzione, considerato come di fatto questa operazione non eliminerà lo sporco presente.