Il pilota della Haas Mick Schumacher risponde alle critiche: “La gente dovrebbe prendersi più in tempo, ma ho avuto modo di riflettere”
E’ il figlio del grande Michael e forse questo ha sempre pesato sulla sua carriera. Mick Schumacher cerca ancora la sua identità, ma mai ha nascosto la sua personalità, il carattere e le grandi ambizioni. Alla sua seconda stagione in Formula 1 l’esperienza con la Haas vive ancora di alti e bassi.
Anche a causa di un rendimento non sempre facile, il pilota tedesco ha spesso fatto i conti con le critiche, che nell’ultimo periodo sono diventate un ritonello quasi continuo. Il ragazzo cerca di resistere e andare avanti, ma intervistato da Motorsport.com ha avuto modo di lanciarsi in un piccolo sfogo, seppur pacato e senza aprire polemiche. Il pilota della Haas vorrebbe semplicemente che le persone aspettino un po’ prima di giudicare, che si prendessero del tempo per capire meglio cosa succede.
Questo inizio di stagione 2022 è stato sicuramente negativo. Incidente in qualifica nel Gran Premio in Arabia Saudita e ritiro dalla gara, poi la collisione con Vettel a Miami e un altro incidente nelle “Piscine” a Montecarlo. Qualcosa di migliore si è visto in Canada, con il sesto posto portato a casa (miglior risultato in carriera), un risultato ottenuto nonostante un guasto alla sua auto.
Mick Schumacher replica alle critiche dopo l’inizio di stagione difficile
E’ andato a punti sia in Gran Bretagna che in Ausria. E proprio da questi risultati incoraggianti Mick trova lo spunto per rispondere alle critiche. “In un certo senso, la gente è concentrata sulla costruzione di titoli di giornale – ha spiegato Schumacher – Comprendo che ci sia il bisogno di fare soldi e di fare certe cose. Ma devo dire che, apprezzerei anche che la gente si prendesse più tempo per ricostruire i fatti”. Forse il riferimento è ad alcuni problemi tecnici che hanno frenato la sua auto, quindi non colpe essenzialmente sue.
“Cerco solo di fare del mio meglio e di solito il meglio che posso fare dovrebbe essere sufficiente per ottenere buoni risultati – ha spiegato il pilota – in tutti i campionati a cui ho partecipato nelle categorie giovanili, sono riuscito ad arrivare secondo o primo. Quindi non vedo perché non dovrei essere in grado di farlo anche in Formula 1″, ha concluso il tedesco tirando fuori il suo orgoglio.